Piano socio-sanitario 2025-2030: la Garante degli Anziani di Alessandria chiede una Sanità più umana
Politica
20 Dicembre 2025
ore
20:11 Logo Newsguard
Il commento

Piano socio-sanitario 2025-2030: la Garante degli Anziani di Alessandria chiede una Sanità più umana

Paola Ferrari in audizione davanti alla Quarta Commissione del Consiglio regionale: centralità della persona, medicina territoriale, sostegno ai caregiver e assistenza domiciliare integrata

TORINO – In questi giorni il Consiglio regionale del Piemonte è chiamato a discutere e approvare il nuovo Piano Socio-Sanitario 2025-2030. In questo percorso si inserisce l’audizione della Garante degli Anziani del Comune di Alessandria, Paola Ferrari. Intervenuta davanti alla Quarta Commissione, presieduta da Luigi Icardi, per presentare le proprie osservazioni.

L’intervento ha posto al centro “la necessità di una Sanità più vicina alla persona. Capace di coniugare efficienza organizzativa, prevenzione e umanizzazione delle cure. E con un’attenzione particolare alla popolazione anziana, sempre più numerosa e portatrice di bisogni complessi”.

Ferrari ha sottolineato come “mettere la persona al centro del sistema sanitario non significhi rallentare le procedure. Ma costruire un rapporto basato su ascolto, attenzione e rispetto. È fondamentale guardare negli occhi chi entra in ospedale, parlare con parole comprensibili e rispettare i tempi e i limiti di chi affronta fragilità o malattie croniche”.

Medicina territoriale e rete di prossimità

Grande spazio è stato dedicato al tema della medicina territoriale e alla costruzione di una rete di prossimità solida e continuativa. Secondo la Garante, “strumenti come le Case di Comunità, i Centri Operativi Territoriali (Cot), gli infermieri di famiglia e i medici di base rappresentano elementi essenziali per intercettare precocemente i bisogni di salute. Una presenza stabile sul territorio – le parole della Garante – che consente di prevenire ricoveri non necessari e migliorare la presa in carico delle persone fragili. Oltre che contrastare la solitudine degli anziani, uno dei fattori che più incidono sulla qualità della vita e sul benessere psicofisico”.

Alzheimer, demenze e assistenza domiciliare

Un altro nodo centrale riguarda le malattie cronico-degenerative, in particolare Alzheimer e demenze, sempre più diffuse con l’aumento dell’aspettativa di vita. La Garante ha chiesto “percorsi strutturati di prevenzione, diagnosi precoce e cura, accompagnati da un adeguato supporto psicologico per i familiari. Fondamentale, in questo contesto, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare integrata. Così da permettere alle persone anziane di rimanere il più possibile nel proprio ambiente di vita, riducendo l’istituzionalizzazione e migliorando l’equilibrio tra cura, autonomia e dignità”.

Ferrari ha inoltre ribadito “la necessità di garantire livelli essenziali di assistenza uniformi su tutto il territorio piemontese, affinché la qualità delle cure non dipenda dal luogo di residenza”.

Rsa, sostenibilità e ruolo dei caregiver

Sul piano economico e sociale, la Garante ha richiamato l’attenzione sulla “sostenibilità delle rette delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa)“. Chiedendo quindi “un sistema più equo e trasparente, basato su reddito e grado di fragilità”.

Centrale anche il riconoscimento del ruolo dei caregiver, familiari e professionali, definiti “veri pilastri del sistema di cura”. Secondo Ferrari, “è indispensabile prevedere forme di sostegno, riconoscimento e accompagnamento per chi si prende quotidianamente cura delle persone anziane”.

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