Fondi regionali ai Distretti del commercio: esclusa la provincia di Alessandria. La presa di posizione delle associazioni
I Comuni capoluogo e dei centri zona, insieme a Confcommercio e Confesercenti, chiedono un intervento immediato della Regione Piemonte per evitare lo stop ai progetti avviati negli ultimi anni
ALESSANDRIA – I Comuni di Alessandria, Valenza, Tortona, Novi Ligure, Casale Monferrato, Acqui Terme, Ovada e Serravalle Scrivia, insieme a Confcommercio e Confesercenti della provincia di Alessandria, esprimono “profondo stupore e forte preoccupazione” per la totale esclusione dei distretti del commercio alessandrini dall’assegnazione dei fondi regionali previsti dal bando sui distretti urbani del commercio.
Una decisione che ha colto di sorpresa amministrazioni e associazioni di categoria. Soprattutto alla luce dei risultati positivi ottenuti nelle precedenti annualità dagli stessi distretti, che avevano dimostrato capacità progettuale, gestione efficace e ricadute concrete sui territori.
A rendere la situazione ancora più complessa da comprendere è il fatto che, su otto distretti presentati, molti dei quali guidati dallo stesso management e supportati dagli stessi professionisti che avevano operato con successo negli anni passati, tutti siano stati esclusi nell’ultima tornata di finanziamenti.
Un dato che solleva interrogativi sui criteri di valutazione del bando regionale e sulle modalità con cui sono state attribuite le risorse, pur senza mettere in discussione la correttezza formale delle procedure.
Un territorio penalizzato
“L’intera provincia di Alessandria, caratterizzata da un territorio ampio e articolato, con centri storici, distretti locali e reti commerciali vitali, ha investito negli ultimi anni risorse, idee e progettualità nei Distretti del Commercio come strumento di rigenerazione urbana e sostegno al commercio di vicinato”, spiegano Confcommercio e Confesercenti. “L’esclusione totale dai finanziamenti rischia ora di bloccare il percorso avviato, compromettendo quanto costruito negli ultimi tre anni e interrompendo progetti già in fase di sviluppo. Un impatto che potrebbe avere ripercussioni dirette su imprese, occupazione e attrattività dei centri urbani”.
Per questo motivo, Comuni e associazioni chiedono con forza che “le forze politiche regionali si attivino immediatamente per individuare nuovi stanziamenti o correttivi. Che consentano anche alla provincia di Alessandria di accedere alle risorse. Un intervento necessario non solo per garantire equità territoriale. Ma anche per evitare l’emarginazione di una provincia che, nonostante le difficoltà del contesto economico, ha dimostrato di credere nel commercio come leva di sviluppo locale e coesione sociale”.
Una richiesta di attenzione e responsabilità
“È tempo di agire con determinazione”, sottolineano i firmatari della presa di posizione. Chiedendo un “ripristino immediato di attenzione verso i distretti del commercio alessandrini. Affinché possano continuare a contribuire alla crescita economica e sociale delle comunità locali. Il rischio, in assenza di risposte rapide e concrete, è quello di vanificare un lavoro costruito nel tempo. E di lasciare senza sostegno un comparto già messo a dura prova dalle trasformazioni economiche degli ultimi anni”.