Sfratti e dormitori pieni, Sinistra Italiana Alessandria: “La crisi abitativa è strutturale, servono risposte”
Politica
22 Dicembre 2025
ore
07:33 Logo Newsguard
Il caso

Sfratti e dormitori pieni, Sinistra Italiana Alessandria: “La crisi abitativa è strutturale, servono risposte”

Dal caso di Francavilla Bisio alle decine di famiglie senza casa nel capoluogo e in provincia, il partito denuncia una situazione fuori controllo e chiede interventi concreti e coordinati delle istituzioni

ALESSANDRIA – La crisi abitativa nel territorio alessandrino ha superato da tempo la soglia dell’emergenza e mostra ormai caratteri strutturali. A denunciarlo è Sinistra Italiana Alessandria, che richiama l’attenzione su una situazione sempre più critica, fatta di sfratti in aumento, dormitori e strutture di accoglienza saturi e una rete di solidarietà messa a dura prova.

A Francavilla Bisio, una mamma e suo figlio disabile rischiano di subire uno sfratto a pochi giorni dalle festività natalizie. Ad Alessandria, racconta il partito, c’è chi vive in auto, chi in una baracca, chi nell’incertezza quotidiana di non sapere dove dormire. I numeri parlano chiaro: oltre cento famiglie vivono oggi una condizione di emergenza abitativa. «Numeri record – sottolinea Fabio Scaltritti, referente della Comunità di San Benedetto al Porto – che non si vedevano da almeno quindici anni».

Un fenomeno che riguarda tutta la provincia

La situazione non riguarda solo il capoluogo. Secondo Sinistra Italiana, tutta la provincia di Alessandria, dai centri zona ai piccoli comuni, registra un aumento preoccupante di sfratti e richieste di aiuto. Un fenomeno che, ricordano attivisti e movimenti per il diritto alla casa, era stato previsto da tempo.

«Da almeno dieci anni – si legge nella nota – si mette in guardia dal rischio di affrontare il problema con un approccio esclusivamente emergenziale invece che strutturale». Oggi, quella previsione si è concretizzata, con un sistema incapace di dare risposte durature a chi perde la casa.

Europa e Regione: risposte giudicate insufficienti

Anche a livello europeo, osserva Sinistra Italiana, è arrivato un primo riconoscimento della gravità della situazione. La Commissione Europea ha ammesso l’esistenza di una crisi abitativa strutturale attraverso l’European Affordable Housing Plan. Tuttavia, le soluzioni proposte vengono giudicate insufficienti: nessun obbligo per gli Stati membri, nessun controllo reale sugli affitti e nessuna tutela concreta per gli inquilini.

A peggiorare il quadro, secondo il partito, contribuiscono le politiche regionali del Piemonte, in particolare la norma “prima i piemontesi” e i requisiti introdotti dalla Giunta Cirio nel 2024, che rischiano di marginalizzare ulteriormente chi è già in difficoltà, come chi ha perso il lavoro o i cittadini stranieri.

«La casa è un diritto, non un atto di carità»

Sinistra Italiana sottolinea come la gestione dell’emergenza non possa essere demandata esclusivamente al volontariato, che svolge un lavoro fondamentale ma non può sostituirsi allo Stato. «Garantire una casa – afferma il partito – è un dovere delle istituzioni, non un atto di carità».

Senza un cambio di passo, avvertono, storie e numeri rischiano di restare confinati alle cronache, senza incidere realmente sulla vita delle persone. Prima di eseguire qualsiasi sfratto, secondo Sinistra Italiana, le istituzioni dovrebbero impegnarsi a proteggere le persone più vulnerabili, garantendo soluzioni abitative alternative.

Tra le richieste avanzate figurano investimenti immediati nell’edilizia residenziale pubblica, regole sugli affitti per contrastare la speculazione, un coordinamento stabile tra Comune, Provincia e Regione con risorse certe e tempi definiti, e un sostegno strutturale alle associazioni che operano quotidianamente per il diritto alla casa.

«Chi governa deve scegliere da che parte stare – conclude Sinistra Italiana Alessandria –. Noi lo abbiamo già fatto: nella nostra visione politica nessuno deve rimanere indietro».

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione