Valenzana, senti Pellegrini: “Bilancio buono. Daremo tutto per la salvezza”
Bilanci e prospettive dell'allenatore, che dopo la vittoria dell'Eccellenza ha chiuso il 2025 con un buon rendimento in serie D
VALENZA – Sempre più al centro del progetto, sempre più coinvolto per raggiungere un obiettivo – la salvezza in serie D – che sarebbe come vincere un secondo campionato, dopo l’Eccellenza della primavera scorsa. Bilanci e prospettive di Luca Pellegrini, allenatore della Valenzana.
Pellegrini, partiamo dall’attualità: come giudica questa prima parte di stagione?
In maniera molto positiva: 20 punti, in un campionato difficile come questo, secondo me sono tanti. Si poteva fare qualcosa di più? Probabilmente si, ma la serie D è questa. Ci sono tante squadre esperte della categoria che sono dietro di noi o comunque poco più avanti.
Che cosa le è piaciuto maggiormente della sua squadra?
Che è sempre stata sul pezzo, che anche nelle difficoltà, a volte anche perdendo, se l’è sempre giocata alla pari con tutti. Abbiamo sbagliato la gara di Biella, a inizio campionato, e il secondo tempo contro il Ligorna. Per il resto i ragazzi si sono sempre espressi su livelli importanti.
Quanto sarebbe importante centrare la permanenza in categoria?
Lo dico con grande sincerità: sarebbe come vincere un campionato. Come neopromossa abbiamo inevitabilmente pagato uno scotto importante, ma siamo in piena lotta e faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo. Io ci credo, come del resto ci credono società e giocatori.
Torniamo al successo in Eccellenza: a distanza di qualche mese, che sensazioni prova?
Una grandissima emozione. Abbiamo realizzato un capolavoro, quella è stata una vittoria stupenda e completamente inaspettata, perché non eravamo certo partiti con l’obiettivo di primeggiare. Eppure, ce l’abbiamo fatta con pieno merito, chiudendo con 7 punti di vantaggio sulla seconda. Sono tantissimi.
Quando ha capito che la serie D sarebbe stata possibile?
Domenica dopo domenica. Abbiamo collezionato 29 risultati utili consecutivi, strada facendo abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi.
Le categorie esistono e il salto vi ha costretti a cambiare di fatto tutta la squadra: quanto è stato difficile?
Moltissimo, ma allo stesso tempo stimolante. C’è un divario enorme tra Eccellenza e serie D, però con il lavoro sul campo stiamo cercando di assorbirlo al meglio.
Ultima domanda: quanto è legato a Valenza?
Valenza è una seconda casa, sono qui da quattro anni e mezzo e sono affezionato all’ambiente, così come alle persone con cui lavoro. La società è seria, una rarità nel calcio di oggi: spero di ripagare la fiducia e di regalare loro un’altra soddisfazione.