ICS Ets Aps in Senegal e Gambia: acqua, scuole e dialogo per uno sviluppo condiviso
Conclusa la missione: sette nuovi pozzi, interventi in cinque scuole e un forte percorso di cooperazione con le comunità locali
MOHAMED ED DERRAS – La missione di ICS Ets Aps in Senegal e Gambia, svoltasi dal 13 al 21 dicembre , si è conclusa con risultati che vanno ben oltre gli obiettivi tecnici inizialmente previsti. Al centro dell’intervento, la realizzazione di sette nuovi pozzi e di sistemi di approvvigionamento idrico in cinque scuole. Ma soprattutto un modello di cooperazione basato sulla partecipazione diretta delle comunità locali.
A sottolinearlo è il presidente di ICS Ets Aps, Mohamed Ed Derras, che parla di «coronamento di un anno di intenso lavoro. Non si è trattato di un intervento calato dall’alto – spiega – ma di un vero percorso di sinergia con le comunità locali. Che hanno partecipato attivamente anche attraverso un contributo economico. Questo dimostra quanto il progetto sia sentito e sostenuto dal territorio».
Pozzi, scuole e collaborazione istituzionale
Il progetto, realizzato con il sostegno determinante di Egato 6, partner storico di ICS, ha interessato aree isolate e difficilmente raggiungibili. Dove l’accesso all’acqua rappresenta un’esigenza primaria. Le scuole coinvolte sono state quelle di Banmaba Madu, Djianany Cherewan, CEM de Djianany, Gialaba e Tiaon. Mentre i villaggi beneficiari visitati includono Djianany, Banmaba Madu, Badoumba Kambaleba, Saré Doulo, Diankandy, Gialaba e Tiaon.
Fondamentale anche il dialogo con le istituzioni locali: gli incontri con sindaci e rappresentanti delle prefetture hanno contribuito a consolidare una rete di collaborazione indispensabile per la sostenibilità a lungo termine delle opere realizzate.
La voce delle comunità locali
Ad accompagnare la delegazione durante tutta la missione è stato Boubacar BA, agente di rete mandatario del Comune di Djianany. Che ha garantito il collegamento costante con le comunità e le istituzioni del territorio. «Abbiamo verificato sul campo i risultati dei lavori – spiega – e tutti i beneficiari hanno espresso grande soddisfazione. Si tratta di zone isolate, raggiungibili dopo ore di strade non asfaltate, che hanno un bisogno reale e urgente di questo tipo di supporto».
BA ha ringraziato ICS, Egato 6 e i membri della delegazione per «aver reso possibile un cambiamento concreto nella vita quotidiana delle nostre comunità».
Educazione, dialogo e diritti
Un aspetto centrale della missione è stato il forte valore educativo e interculturale. Il vicepresidente di ICS, prof. Giovanni Mercurio, docente all’IIS Umberto Eco di Alessandria, ha vissuto l’esperienza come un vero ponte tra mondi diversi. Il 16 dicembre, presso il Cem di Djianany, si è svolto un collegamento in diretta tra studenti senegalesi e le classi dell’istituto alessandrino. Due ore di dialogo in francese e inglese che hanno messo in luce sogni, paure e aspirazioni comuni.
In quella occasione, Boubacar BA ha affrontato apertamente anche il tema dell’emancipazione femminile. Parlando alle studentesse del diritto di scegliere il proprio futuro e indicando il ruolo delle donne come motore di sviluppo. «In quel contesto – sottolinea Mercurio – sono parole forti, semi di cambiamento».
La missione ha toccato anche il tema della giustizia, con una visita alla Maison d’arrêt et de correction de Sédhiou. Dove si è aperto un confronto sul significato della pena e sul reinserimento, in un dialogo che ha richiamato esperienze maturate da ICS anche in Italia.
Un simbolo di cooperazione: l’albero di mango
Tra i momenti più significativi, ICS ricorda il gesto simbolico del villaggio di Tiara “Dimba”, dove è stato dedicato all’associazione un albero di mango. «È il segno più autentico del senso della cooperazione che cerchiamo di attuare – conclude ICS –. Portare acqua che è vita e sviluppo. Uno sviluppo sostenibile solo se le ragazze e i ragazzi del Senegal possono restare sul territorio, grazie a scuole, risorse e opportunità. Continueremo, pozzo dopo pozzo, albero dopo albero».