Anelli: «Un Movicentro Monferrato può favorire la competitività»
"Occorre fare sistema con tutti gli stakeholders. Del territorio e non"
ALESSANDRUIA – Alessio Anelli, direttore delle Relazioni istituzionali di ITA Airways, racconta al nostro giornale il futuro del trasporto aereo italiano tra relazioni, visione e strategia. E perché il Monferrato potrebbe divenire uno snodo cruciale per la Compagnia di bandiera.
Dottor Anelli, quali sono oggi le priorità strategiche di ITA Airways per i prossimi 3-5 anni (rete, flotta, sostenibilità economica) e in che modo cambiano rispetto alla fase di start-up?
A poco più di quattro anni dalla partenza delle operazioni, ITA Airways può oggi contare su delle solide fondamenta e una concreta prospettiva di crescita. Il nuovo piano industriale, definito nel corso dell’anno, offre da questo punto di vista delle concrete garanzie di sviluppo per il vettore, anche grazie alle sinergie in via di attivazione con il gruppo Lufthansa. La Compagnia sarà quindi proiettata, nel corso dei prossimi anni, nello sviluppo della connettività del nostro Paese, e in particolare verso i mercati a più naturale vocazione, con una spinta sulle destinazioni di lungo raggio, che offrono i margini più interessanti. Sotto il profilo industriale, la Compagnia rappresenta già oggi una delle realtà più dinamiche sullo scenario europeo. ITA Airways ha raggiunto una flotta di circa 100 aeromobili – il 70% di nuova generazione – grazie ai quali possiamo contare su un’offerta e un prodotto di alta gamma e competitivo. Chiaramente il percorso verso la crescita dovrà continuare ad avvenire coerentemente con la sostenibilità economica e finanziaria dell’azienda.
Il settore aereo è tornato centrale tra competitività, turismo, export e resilienza delle catene logistiche: quali scelte regolatorie o infrastrutturali ritiene più urgenti per l’Italia?
Il trasporto aereo rappresenta un volano straordinario per l’economia del Paese, con effetti diretti e indiretti sulla società ampiamente certificati. La competizione globale e i crescenti costi di transizione stanno progressivamente erodendo le quote di mercato dei vettori europei. Auspicabile dunque che, sia a livello europeo che nazionale, possano essere identificate misure atte a favorire il sostegno alla crescita e alla competitività del settore, sia attraverso una semplificazione normativa che con un più incisivo sostegno agli investimenti nella decarbonizzazione. Sotto il profilo infrastrutturale, poi, ritengo che vi siano ampi margini di crescita per una più efficace intermodalità tra i diversi settori di trasporto, con evidenti opportunità di efficientamento del sistema dei trasporti nazionale ed europeo.
Dal suo osservatorio, come sta cambiando il lavoro delle Relazioni istituzionali in una compagnia aerea? Quali temi sono diventati “strutturali” (continuità territoriale, tutela consumatori, sicurezza, slot, aiuti, concorrenza)?
Dal punto di vista dell’organizzazione e della pianificazione del lavoro, non vi sono particolari cambiamenti. La nostra attività è sempre dedicata a spiegare e a fornire elementi di contenuto ai decisori politici, al fine di tutelare i nostri legittimi interessi. Negli anni recenti, il tema della competitività è senz’altro diventato centrale nel dibattito quotidiano; un aspetto che coinvolge trasversalmente tutta la catena del valore e che dunque deve essere affrontato con un approccio olistico, che superi le singole politiche di settore, coinvolgendo gli stakeholders interessati. Alla competitività è peraltro strettamente connesso il tema della concorrenza (in particolare, quella “sleale”) e della decarbonizzazione, con il percorso avviato dal settore del trasporto aereo con l’adozione dei pacchetti normativi europei.
Sostenibilità e transizione energetica: quanto pesano oggi nel dialogo con istituzioni italiane ed europee (Saf, Ets, Fit for 55) e quali condizioni servono per non perdere competitività rispetto ai vettori extra-Ue?
La sostenibilità e la transizione energetica sono senz’altro due termini molto attuali nelle interlocuzioni istituzionali. Le politiche introdotte con il programma “Fit for 55” hanno rappresentato una svolta epocale negli impegni assunti dall’industria. La Compagnia è responsabilmente impegnata nel perseguimento dei propri obiettivi strategici e industriali, attivando tutte le iniziative utili al rispetto dei target di settore. È tuttavia necessario accompagnare le riforme con misure che sostengano da un lato la transizione e dall’altro tutelino il comparto europeo dalla concorrenza sleale condotta da taluni operatori extra comunitari. Vi sono diversi tavoli aperti con le istituzioni comunitarie per identificare gli strumenti idonei.
ITA come “sistema”: che ruolo hanno per voi intermodalità e integrazione ferro-gomma-aereo? Esistono modelli o progetti che guardano a biglietto unico, connessioni dedicate o partnership territoriali?
L’intermodalità e l’integrazione costituiscono una parte centrale del nostro piano strategico e sono ben presenti sin dalla nascita della compagnia stessa. ITA Airways promuove infatti attivamente l’intermodalità tra trasporti (aerei, marittimi, ferroviari, stradali) e proprio la connettività integrata oggi rappresenta il vero vantaggio competitivo nell’export. ITA Airways, dal canto suo, opera come ponte internazionale dai territori italiani verso il mondo, garantendone l’accesso ai mercati globali: un tassello fondamentale per la crescita industriale.
Guardando al Piemonte e al Monferrato: quali leve può attivare un territorio per essere “agganciato” alle rotte e ai flussi (turismo, Mice, enogastronomia, aziende) e che tipo di dati/indicatori vi servono per valutare opportunità concrete?
ITA Airways svolge orgogliosamente il ruolo di “Ambasciatrice delle eccellenze” che caratterizzano il “Made in Italy”, riconosciute in tutto il mondo. La nostra Compagnia continua a compiere sforzi significativi per rappresentare al meglio l’identità italiana, garantendo un’esperienza di viaggio italianissima che i passeggeri possono vivere ancor prima di arrivare in Italia, a bordo dei nostri voli, con lo stile, l’ospitalità, il calore, buona cucina, cura e comfort tipici del Made in Italy. Questa ambiziosa missione di essere “Ambasciatrice delle eccellenze italiane nel mondo” è perseguita anche grazie ad importanti sinergie sia con i grandi brand italiani, sia con i piccoli produttori locali. Riteniamo che simili elementi possano costituire un idoneo ponte per sviluppare sinergie e partnership che possano valorizzare i territori del nostro Paese.
Sul fronte locale si parla di potenziale hub al Movicentro di Acqui Terme: che cosa renderebbe credibile un progetto di questo tipo per una compagnia aerea e per il sistema logistico (servizi, volumi, connessioni, governance, tempi)? E quale potrebbe essere, realisticamente, il contributo di ITA in un’alleanza con istituzioni e operatori?
Un trasporto aereo solido e in crescita rappresenta un formidabile moltiplicatore degli investimenti, in grado di creare le connessioni e le relazioni che consentono all’economia e al nostro sistema Paese di poter rafforzare le esportazioni, sviluppare il turismo e favorire un sistema virtuoso capace di sostenere territori e industrie. Da questo punto di vista, per ITA Airways è essenziale contribuire positivamente al “Sistema Paese”, garantendo la connettività dei nostri territori e trovando le migliori soluzioni volte a sviluppare il collegamento dell’intero territorio nazionale e di esso con il resto del mondo, partecipando in modo attivo e responsabile all’integrazione dei sistemi di trasporto nazionali, facendo sistema con tutti gli stakeholders del settore. Da questo punto di vista, la previsione di un sistema integrato della logistica e dei trasporti potrebbe realisticamente favorire una maggiore competitività del sistema regionale.