I santi di oggi, 11 novembre, sono san Martino di Tours, Beata Vincenza Maria Poloni e San Bartolomeo
San Martino di Tours
La vita
Nasce in Ungheria nel 315 circa e viene consacrato a Marte (dio della guerra) dal padre che era un ufficiale dell’esercito. La sua educazione si svolge a Pavia dove a 10 anni, contro il parere dei genitori, si iscrive tra i catecumeni. A 15 anni viene costretto dal padre ad arruolarsi nella guardia imperiale: Martino oppone resistenza ma viene ammanettato e portato con la forza nel luogo di reclutamento. Anni dopo riesce, con moltissime difficoltà, ad ottenere il congedo venendo accusato, però, di codardia.
Avvenimenti
A vent’anni, mentre si appresta a ricevere il battesimo, incontra un mendicante in cui riconosce Cristo e gli dona metà del suo mantello. La notte successiva sogna Cristo che dice ai suoi angeli “Ecco qui Martino, il soldato romano che mi ha rivestito” e al suo risveglio trova il suo mantello intatto. Viene ordinato sacerdote nel 360 e fonda in Gallia il primo monastero d’Europa dove farà vita eremitica per oltre trent’anni. In questi luoghi riesce a sradicare il paganesimo e a diffondere il cristianesimo. San Benedetto lo venera moltissimo e si ispira a lui per la sua Regola.
Morte
Muore per le conseguenze di una violenta febbre contratta durante una visita pastorale.
Beata Vincenza Maria Poloni
Fondatrice delle Sorelle della Misericordia di Verona
La vita
Nasce a Verona il 26 gennaio 1802. Ultima di dodici fratelli, cresciuta in una famiglia di fede cristiana pronta ad aiutare i bisognosi con la carità.
Nel 1822 il padre muore improvvisamente alla Vincenza si mette sotto la direzione del futuro beato Steeb: le dice che il Signore la vuole fondatrice di un Istituto di suore dedite all’assistenza dei malati.
Nel 1836, nonostante una violenta epidemia di colera, mette a rischio la sua vita per assistere gli infetti. Nel 1840 fugge di casa per rifugiarsi con tre compagne presso il Pio Ricovero per assistere con grande dedizione i malati e gli anziani.
Nel 1848 emette i voti insieme a dodici compagne: prende ufficialmente vita l’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona.
In punto di morte si fa portare le vesti più usate e sceglie le più logore. Alle 9 di domenica 11 novembre 1855 muore a Verona. Viene beatificata nel 2008.
San Bartolomeo
Nasce a Rossano nel 980 circa da una nobile famiglia discendente da Costantinopoli. Battezzato con il nome di Basilio, manifesta sin da piccolo molto interesse per la vita religiosa. A sette anni viene affidato dai genitori ai monaci del monastero di san Giovanni Calibita di Caloveto ove ricevette un’ istruzione così profonda da superare i colleghi. Dopo cinque anni si reca a Vallelucio, presso Montecassino; in quel monastero vi era San Nilo, dal quale non si allontanò più.
Nel 1004 muore Nilo a Grottaferrata, dove entrambi si erano stabiliti e qui Bartolomeo fece costruire il monastero e la chiesa dedicata alla Madonna consacrata da papa Giovanni XIX nel 1024.
Bartolomeo muore (forse) nel 1055. Sepolto accanto a san Nilo nella cappella a loro intitolata nel monastero laziale. I loro resti rimasero a Grottaferrata fino al 1300; dopo questa data è scomparsa ogni traccia delle loro reliquie.
La festa di san Bartolomeo è celebrata a Rossano e Grottaferrata l’11 novembre; nel 1858 venne estesa a tutta la Calabria. Pio XII nel nono centenario della morte dell’abate, in un messaggio all’abate di Grottaferrata definiva san Bartolomeo “luminare della Chiesa e ornamento della sede apostolica”.