“Riempiamo il Mocca con il Como”.  I tifosi con la squadra
Paolbi va ad abbracciare Di Gennaro: più reti dai difensori nelle ultime giornate (foto Andrea Rosati)
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Mimma Caligaris  
27 Febbraio 2022
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19:04 Logo Newsguard
Calcio - Serie B

“Riempiamo il Mocca con il Como”. I tifosi con la squadra

Nella gara di Cosenza pochi escono con la sufficienza. La rimonta dell'Ascoli tiene lontano il Crotone

ALESSANDRIA – Si sono parlati, tifosi e giocatori, in attesa del volo di ritorno da Cosenza. “Hanno capito che il nostro gesto era un modo per spronarli e non una contestazione, perché ci crediamo, come loro, e insieme  dobbiamo arrivare al traguardo“.

Non solo ci saranno, gli uomini e le donne dei gruppi della Nord, martedì contro il Como, ma lanciano un appello. “Anche se l’epilogo della gara di Cosenza farebbe venire voglia di spaccare tutto – così Stefano Robbia – è il momento per essere ancora più vicini ai Grigi. Le difficoltà si affrontano insieme”. Ancora più esplicito Andrea Fucci.Riempiamo questo Moccagatta con il Como“. Che è, adesso, la gara più delicata: non tanto per gli avversari, che comunque hanno una classifica soddisfacente (e martedì non avranno Cerri, che aveva già saltato l’andata), ma per l’Alessandria, perché adesso, Pordenone a parte, le distanze si riducono.

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Un sospiro di sollievo, oggi, quando l’Ascoli, dall’84’ al 93′, ha rimontato e sorpassato il Crotone, in vantaggio per oltre 80 minuti. Adesso, però,solo cinque punti sul Vicenza: se il campionato finisse ora, l’Alessandria sarebbe, comunque, quinta, per la differenza reti (perché gli scontri diretti sono in equilibrio, 1-0 al Moccagatta, 2-1 al San Vito Marulla).

A preoccupare è l’attacco, per almeno due settimane, con Marconi out, tutto sulle spalle di Corazza, Kolaj e Palombi, quest’ultimo con una fatica enorme a lasciare un segno positivo sulle gare.

PISSERI – Quasi incolpevole: il Cosenza tira poco, di fatto solo Caso, e lui c’è, ma sulla conclusione, non irresistibile, da cui nasce l’angolo del pareggio potrebbe evitare la deviazione e il tiro dalla bandierina. Rigore imparabile: 6

PARODI – Ingenuo: di spazio, a Laura, non ne concede, anticipandolo. Resta da rivedere l’episodio del rigore: su un palone destinato a uscire si poteva evitare quella corsa  guardando la palla. Pareri divisi, resta un movimento da fare meglio, senza abboccare alla trappola di un esperto: 5.5

Cosenza Alessandria

DI GENNARO – Bestia nera: contro il Cosenza segna sempre lui, ma questa volta non basta. Nel finale ha un’altra occasione, non è solo il più pericoloso dei Grigi, ma anche il più solido della retroguardia: 6.5

PRESTIA – Incerto: duella spesso con Caso,  e riesce anche a frenare alcuni inserimenti. Però, nell’azione del pareggio, si perde Camporese, errore di lettura e im po’ di opacità per questi impegni ravvicinati: 5.5

LUNETTA – A strappi: è il suo modo di giocare nelle ultime settimane, di nuovo sulle montagne russe del rendimento. Troppo intermittente sia a destra, sia a sinistra: sprazzi e poi errori, anche troppe palle perse quando dovrebbe sfruttare meglio la sua fisicità: 5.5

CASARINI – Diffidato: per arginare i tentativi di ripartenza, dopo mancate finalizzazioni dell’Alessandria, rimedia un cartellino che lo mette fra quelli a rischio squalifica. Eccellente sulle palle inattive, meno lucido in mezzo: 5.5

GORI – (dal 37’st) Subentrato: anche se in 15′ non lo si vede quasi mai toccare palloni: ng

BA – Arrufffato: alterna momenti di lucidità, in cui ferma le giocate avversarie, perché sa leggerle in anticipo, ad altri in cui, un po’ confuso, sbaglia alcune seconde palle, e questo complica la sua abitudine, frequente in altre gare,nel  ribaltare e far ripartire l’azione: 5.5

Cosenza Alessandia

MILANESE (dal 41’st) Chiusa: prova a cercare gli spazi, ma sono chiusi e di tempo ce n’è poco: ng

MATTIELLO – Propositivo: per personalità, più idee e più spinta rispetto ad Ascoli. Deve crescere nella tenuta, ma migliora: 6

MUSTACCHIO – (dal 9’st) Involuto: fuori tempo, spesso fuori posizione, non riesce a incidere, a volte dà l’impressione di essere più avanti del pallone per gestirlo. Soprattutto, e questo è un problema, non incide come potrebbe e dovrebbe: 5

CHIARELLO – Determinato: è uno di quelli che non molla mai, più per schermare le ripartenze che per inserirsi creando compiglio in una difesa non irresistibile. Si spegne anche lui nella ripresa: 5.5

FABBRINI (dal 32’st) Limitato: di minuti a disposizione ne ha pochi, e di spazi ancora meno, perché il Cosenza spesso raddoppia per limitare l’uno contro uno: ng

CORAZZA – Volenteroso: la prima palla buona è la sua e, almeno per impegno e voglia di provarci non molla mai, però se i palloni sfruttabili sono pochi, è complicato alzare la pericolosità: 5.5

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KOLAJ – Pericoloso: per tecnica è il migliore in avanto (esclusi i difensori) e, anche quello che più tiene in allarma i difensori. Gli servirebbe più freddezza nell’ocacsione a inizio ripresa, che potrebbe chiudere il match: 6

PALOMBI – (dal 9’st) Spento: non si accende mai e non accende mai la gara. E ben presto (troppo) sparisce dai radar: 5

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