Vaccino, scienziata pozzolese rinuncia al brevetto: verso il Nobel?
Maria Elena Bottazzi in laboratorio
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Elio Defrani  
14 Marzo 2022
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14:00 Logo Newsguard
novi ligure

Vaccino, scienziata pozzolese rinuncia al brevetto: verso il Nobel?

Maria Elena Bottazzi: «Aiutare le persone è un privilegio speciale». Domani conferenza all'istituto Ciampini di Novi Ligure

NOVI LIGURE — È candidata al Premio Nobel per la pace la scienziata Maria Elena Bottazzi, nata a Genova 56 anni fa ma con un quarto di sangue novese nel proprio dna. Codirettrice del Centro per lo sviluppo di vaccini del Texas Children’s Hospital, Bottazzi coordina il team di ricercatori che ha sviluppato Corbevax, un vaccino contro il Covid non coperto da brevetti, che è stato adottato soprattutto dai Paesi più poveri proprio per il ridotto costo di produzione.

La scienziata vanta un curriculum di tutto rispetto e un cognome che la collega immediatamente alla storia del territorio: il nonno paterno era infatti originario di Pozzolo Formigaro. Emigrato in America centrale, è poi tornato con la famiglia in Italia, dove Maria Elena è nata. E domani la ricercatrice sarà di nuovo a casa, anche se virtualmente: parteciperà infatti a una conferenza via web organizzata dall’istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure nell’ambito della rassegna “Spazio alla conoscenza”.

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Alle 15.00, la scienziata sarà collegata in streaming da Houston (Texas, Usa), dove lavora. Maria Elena Bottazzi è vicedecana della Scuola di Medicina tropicale, professore di Pediatria, Virologia molecolare e microbiologia, capo divisione di Medicina tropicale pediatrica e codirettrice del Centro di sviluppo per Vaccini dell’Ospedale pediatrico del Texas.

È vaccinologa riconosciuta a livello internazionale per le malattie tropicali ed emergenti ed è tra i pionieri dei vaccini contro le malattie infettive e tropicali trascurate come l’anchilostoma, la schistosomiasi e il Chagas, che colpiscono in modo sproporzionato le popolazioni più povere del mondo. È membro dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Honduras e Forbes, nel 2020 e nel 2021, l’ha selezionata come una delle cento donne più influenti dell’America centrale.

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Nel 2022, insieme a Peter Hotez, è stata candidata al Premio Nobel per la pace. La richiesta di candidatura per la scienziata al comitato di Oslo è partita da una deputata americana, che ha motivato così la sua richiesta: «Da anni lavora per la fraternità tra nazioni e il Premio Nobel per la Pace lo incarna e celebra». Maria Elena Bottazzi si è detta orgogliosa della notizia, che ha voluto condividere con i colleghi italiani: «È un privilegio molto speciale poter aiutare le persone».

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