Società
Consigli per il weekend
Anna Maria Bruno guida gli escursionisti in un itinerario che racchiude sia un luogo che una storia. Ecco curiosità e consigli per un’esperienza unica
28 Novembre 2025
ore
08:01
ALFIANO NATTA - Come ogni venerdì, Anna Maria Bruno ci guida alla scoperta di sentieri, borghi e paesaggi unici con la rubrica Cammina Piemonte . Un appuntamento settimanale dedicato a chi ama camminare e vuole esplorare il territorio con uno sguardo attento alla natura, alla storia e alle tradizioni locali. Iscrivendoti alla newsletter, ogni venerdì riceverai direttamente nella tua casella email un nuovo percorso da scoprire , con dettagli utili, curiosità e consigli per un’esperienza autentica tra le meraviglie del Piemonte. Iscriviti ora alla newsletter Cammina Piemonte L’esperienza di oggi è dedicata alla scoperta di Alfiano Natta e dintorni . Alfiano Natta è un piccolo comune in provincia di Alessandria, al confine con quella di Asti. In queste terse giornate pre-invernali, offre un bel percorso ad anello di circa 8 km , tracciato con segnavia bianco-rosso n. 737 , che si snoda tra belvederi panoramici , tratti boscosi , e le cave dismesse di Alfiano Natta e della sua frazione Cardona. Partenza: piazza del Gatto Il percorso inizia da piazza Vittorio Emanuele III , nota anche come piazza del Gatto, per la fontana che si trova proprio davanti al bar del paese. Si risale via Montubaldo , su asfalto, per poi svoltare a sinistra in via Castello . Una breve ma ripida salita porta a un punto panoramico, il Belvedere , dove si trova una tavola sinottica che segnala le varie località e i rilievi montuosi visibili di fronte al visitatore. Strada Santo Spirito e ruderi tra i boschi Si prosegue ancora su asfalto per un tratto, fino a un trivio: si prende la Strada Santo Spirito (centrale), che diventa sterrata e si insinua tra due sponde rocciose dove crescono ginestre. Più avanti, la strada sale e si colora di un fondo rossastro e, tralasciando una via che proviene dalla destra, conduce ad colle su un prato aperto e panoramico. Superata un’abitazione isolata tra le conifere, si arriva su un dosso dove, sulla sinistra, un sentierino conduce in pochi minuti ai ruderi della chiesa di Santo Spirito . Si prosegue ignorando il sentiero 707 , mantenendo la strada in lieve discesa , fino a un quadrivio, e poi sempre diritto tra querce, frassini, ligustri, biancospini e ginestre . Sculture e archeologia industriale Si entra in un bosco più fitto fino a un incrocio, e si procede dritto in discesa verso Crealto , dove si trova l’agriturismo omonimo. Qui è visibile la scultura in ferro del Polpo , opera n. 19 del progetto TerrEmerse di Giorgia Sanlorenzo , dedicata alla memoria del mare preistorico. Da qui, la strada si allarga: un tempo era usata dai camion per raggiungere la cava di Cardona , che si intravede sulla sinistra, nascosta nella vegetazione. Si accede così al Parco Naturale dell’ex cava , un vero e proprio anfiteatro naturale. Ritorno da Cardona a piazza del Gatto Una volta giunti a Cardona , si gira a sinistra nei pressi della chiesa di Sant’Agata , si risale su via Umberto I e, arrivati all’ultimo gruppo di case, si prende via Troglio . L’asfal...