Arte Analitica ad Acqui Terme
Mostra dedicata alla pittura analitica alla GlobArt Gallery in via Aureliano Galeazzo 38 ad Acqui Terme. Sarà inaugurata con un brindisi di benvenuto sabato alle ore 18 e si concluderà il 15 novembre. Si potrà visitare il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.30 e gli altri giorni su appuntamento telefonando al numero 0144 322706.
Identificata anche come ‘Pittura-Pittura, Nuova Pittura, Fundamental Painting o Pura Pittura’, la Pittura Analitica nasce verso gli inizi degli Anni Settanta e, pur avendo coinvolto una nutrita schiera di artisti, non è mai stata rappresentata come un vero e proprio movimento né gli artisti si sono mai sentiti partecipi di un gruppo definito.
Ciò che li accomunava era una comune volontà di reagire all’Arte Concettuale che, proponendo il definitivo abbandono di ogni finzione rappresentativa, considerava il mezzo della pittura come assolutamente superato.
L’Analitica si propose, quindi, di condurre un’analisi delle componenti materiali della pittura (tela, cornice, materia, colore e segno) e del rapporto materiale che intercorre fra l’opera come oggetto fisico e il suo autore.
La pittura diventò così un oggetto di indagine di sé stessa (pittura-pittura) e perse la referenzialità che la legava alla realtà (nella pittura figurativa), all’espressività (nella pittura astratta) e al significato sotteso (nell’arte concettuale).
Si può, dunque, considerare la Pittura Analitica come una tranquilla fase di riflessione, di ricerca interiore, un momento di quiete con modi espressivi rilassanti, quasi una fuga dalle incalzanti ed aggressive rappresentazioni dell’Informale, dalle agitate e vivaci proposte della PopArt e dai cerebrali coinvolgimenti senza limiti di una visione concettuale dell’arte contemporanea.
Oltre ai precursori Rodolfo Aricò e Mario Nigro hanno preso parte a questo modo di fare pittura una quarantina di artisti, ma sicuramente tra i più rappresentativi emergono: Enzo Cacciola, Vincenzo Cecchini, Paolo Cotani, Giorgio Griffa, Marco Gastini, Paolo Masi, Claudio Olivieri, Claudio Verna, Elio Marchegiani, Carmengloria Morales, Pino Pinelli, Riccardo Guarneri, Gianfranco Zappettini.
La rassegna presenta una selezione di opere di alcuni di essi: i «Cementi» di Cacciola, dove insieme al colore la materia e la sua lavorazione assumono un’importanza centrale; le carte di Cecchini dove i pigmenti, la graffite e l’acetato giocano con la definizione di uno spazio possibile; le tele senza telaio e le carte di Griffa sulle quali i segni colorati diventano la traccia di un’azione e l’effetto concreto di un pensiero; i «Cartoni» riciclati di Masi con cui l’Artista indaga, violentandola, una superficie sorprendentemente protagonista; le tele di Olivieri ridotte a schermo su cui i vari gradi di intensità luminosa dipendono dal gesto pittorico; le corpose materie pittoriche tridimensionali di Pinelli che, in formazioni di varie dimensioni, si muovono nello spazio; le tele di Guarneri dove segno e luce si rincorrono nel definire un impianto compositivo minimale quasi impercettibile.