Alessandria – Ascoli: quanto pesano gli errori
Migliore in campo insieme a Mustacchio: Abou Ba in crescita (foto Alberto Gandolfo)
Generic, Sport
Mimma Caligaris  
22 Settembre 2021
ore
08:57 Logo Newsguard
Calcio - Grigi

Alessandria – Ascoli: quanto pesano gli errori

Russo determinante in negativo, ma anche Prestia ha responsabilità. Marconi, la condizione è lontana

ALESSANDRIA – “Ho le spalle larghe, mi prendo le responsabilità delle scelte”. Moreno Longo difende il gruppo, centrale nel suo lavoro tecnico e tattico, e l’impegno e la voglia di questa squadra non sono in discussione. Sono alcune risposte individuali a deludere e a pesare.

RUSSO – Inadeguato: Due gol enormi sulle spalle, sbagliando i fondamentali del ruolo, gambe larghe per andare incontro a Dionisi, uscita alta franando sui compagni e liberando Botteghin per la deviazione nel raddoppio. Ma l’incertezza  c’è già in avvio, quando rinvia corto addosso a un avversario, e poi in una parata facile, in cui si fa sfuggire la palla dalle mani. Non ci siamo proprio: 4

PISSERI – (dal 1’st) Rischiato: non dovrebbe giocare e, invece, è reattivo e non ha responsabilità sul terzo gol, molto angolato. Regge bene, nonostante l’edema: va gestito in questi giorni, ma il campo ha detto che anche con una gamba tra i pali deve andare lui: 6

PARODI – Grintoso: morde il pallone, come sua abitudine, aziona ripartenze, è dinamico, corre per due. A scapito della brillantezza e della lucidità. E nell’azione del 3-0 ospite non è efficace (e neppure troppo fortunato) nel liberare: 5.5

PRESTIA – Infilato: accelerare i tempi con lui è una scelta obbligata per Longo e l’errore sul primo gol, pesante, è figlio anche di una condizione da ritrovare. Sorprende per come cade nella mossa di malizia di Dionisi, facendosi scavalcare da pallone e avversario, libero di tirare. Il giallo è affrettato: 5

BENEDETTI – In crescita: conferma il trend di ripresa già evidente nel secondo tempo a Lecce. Dei tre dietro è il più solido e si concede anche qualche incursione in avanti palla al piede: 6

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MUSTACCHIO – Suggeritore: ma anche ‘fondista’ della fascia destra, instancabile nel proporsi e nel mettere palloni di qualità in area. Salta l’uomo, cerca anche la soluzione personale, non si riparmia, va in sovrapposizione, si porta dietro sempre un paio di avversari. Sia il suo gioco, sia i suoi cross meriterebbero altri sviluppi: 6.5

CASARINI – Pensatore: in mezzo è quello che ragiona bene e sa fare tutto, anche le fasi in cui serve potenziare la copertura dietro. Ma sa anche impostare, oltre ad avere un piede ‘educato’, da cui nasce prima la punizione per l’angolo e poi la palla per la rete che illude: 6.5

BA – Sostanzioso: il migliore in campo insieme a Mustacchio, a oggi l’acquisto più giusto del mercato. Conquista palloni in mezzo con buona scelta di tempo negli interventi, imposta sempre con intelligenza, e con lucidità pure nei momenti  in cui la squadra accusa di più il peso del punteggio: 6.5

LUNETTA – Incerto: volontà tanta, ma anche per lui era una chance dall’inizio in cui aumentare la fiducia e, invece, fallisce due buone occasioni. L’azione del raddoppio nasce da una palla che perde male in mezzo, da cui deriva poi l’angolo per la seconda ‘frittata’ di Russo: 5.5

alessandria - ascoli

BEGHETTO – (dal 27’st) Altalenante: siamo ancora tutti in attesa, Longo per primo, di vedere la miglior versione dell’esterno sinistro, che non si può limitare ad uno sterile sostegno offensivo. Anche se, a parziale giustificazione, non è molto cercato dai compagni: 5.5

MILANESE – Duttile: può ricoprire più ruoli, anche se ha vocazione più offensiva. Dietro le punte rende di più, la conferma sono alcuni imbucate nell’area avversaria da finalizzare meglio. Il lavoro di copertura gli toglie un po’ di energia: 6

ORLANDO – (dal 16’st) Vivace: è nelle sue caratteristiche portare più movimento con i suoi inserimenti e i suggerimenti dal fondo. Gli manca ancora la concretezza, non certo la rapidità e la voglia: 6

MARCONI – Frenato: soprattutto dalla condizione, più ancora che dagli avversari. La forma ancora non c’è e stenta ad arrivare, poche volte in area, sbaglia una occasione clamorosa che dovrebbe essere facile per lui in un momento in cui riaprire la gara sarebbe stato possibile e auspicabile. Il suo peso in attacco deve essere ben diverso: 5.5

CORAZZA – (dal 16’st) Limitato: quando entra a gara in corsa, succedeva anche nella passata stagione, non riesce quasi mai ad incidere. Ci può stare la fatica di tre giorni prima, ma una sola palla giocata è davvero poco. Non alza la pericolosità: 5.5

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ARRIGHINI – Determinato: vuole riprendersi il posto, corre molto in avanti, entra in area, cerca il colpo di testa, ma alla lunga non incide. Non sa diventare, cioè, determinante. E cala gradatamente il suo apporto: 5.5

PALOMBI (dal 16’st) Opportunista: in area è il più incisivo, deviazione vincente con i tempi giusti. Cerca anche di aiutare la squadra a stare nell’area avversaria con più sostanza e pericolosità, con esiti però altalenanti: 6

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