“Questi tifosi meritano tanto”
Longo in testa alla squadra a salutare i 90 nel settore ospiti
FROSINONE – Al triplice fischio si è messo alla testa dei suoi uomini, come fa ogni giorno, in allenamento e in gara, e insieme a loro è andato sotto il settore ospiti. Soprattutto per ringraziare.
Non è il tempo degli appelli: li ha fatti, li ha ribaditi, per Moreno Longo è solo il momento di dire grazie. “Queste persone, che oggi sono venute qui, e hanno cantato e ci hanno sostenuti sempre, anche quando il risultato era compromesso, vanno ringraziate. Per esserci e per il modo in cui si sono sempre, con un calore enorme che ci trasmettono. E’ una tifoseria che merita davvero tanto e noi tutti, i ragazzi, il gruppo sentiamo forte il desiderio, l’ambizione, l’impegno di ripagarli, con quello che vogliamo tutti. Noi e loro”.
Sa bene, il tecnico, il valore di quella spinta, da gente che fa quasi 1500 chilometri in un giorno per esserci, che le partite sceglie di viverle sugli spalti, per far sentire a chi dà tutto l’energia e la convinzione di chi il grigio lo vorrebbe sempre dove è arrivato il 17 giugno.. E contro il Monza ci sarà, martedì sera, senza bisogno di richiami: per fede, per passione, per convinzione, per consapevolezza del proprio ruolo fondamentale.
Stesse distanze, una gara in meno
Dietro solo il Pordenone ha fatto un piccolo passo in avanti, ma resta lontanissimo. Crotone, Vicenza e Cosenza tutte sconfitte, l’Alessandria ha lo stesso vantaggio e con una gara in meno.
“C’è una forbice davvero grande tra il gruppo di squadre in cui siamo noi, Spal compresa, e le altre che lottano per i playoff o per la promozione diretta. E’ un campionato duro per tutte, non solo per l’Alessandria”.
Cosa serve a una squadra che non vince dalla gara con il Benevento e che fatica molto a segnare? “C’è da conservare sempre l’entusiasmo, a me spetta infonderlo in tutti i ragazzi e ricordare loro che si va avanti nel nostro percorso sempre a testa alta e petto in fuori. Arriveranno gli scontri diretti, servono coraggio, positività e autostima. Anche oggi, però, la squadra ha dimostrato di essere viva. Con pregi e pure difetti, certo, ma viva”.