Gli ospedali e la carenza di personale
Il Nursind Up analizza la situazione in Piemonte. "Impossibile rispettare i turni"
ALESSANDRIA – “Ma ci rendiamo conto che la necessità di personale è un fatto concreto, terreno, perché la scarsità di infermieri e professionisti della sanità nelle aziende sanitarie Piemontesi ha un impatto diretto, e negativo, sulle prestazioni erogate?”
La domanda, che dovrebbe essere retorica, è posta dal segretario regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, assieme al Dirigente territoriale Marco Attivissimo, a commento di una nota diffusa, poco fa, dal sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie.
“La grave carenza di personale che colpisce tutte le aziende sanitarie del Piemonte – si legge nel documento – si rispecchia all’atto pratico nella sempre maggiore difficoltà a coprire i turni, a erogare i servizi e, di conseguenza, anche nelle difficoltà a smaltire il sovraffollamento di alcuni reparti. Tra i reparti in cui si verificano le maggiori criticità vi sono i Dea e gli Obi (Osservazione Breve Intensiva) in cui i pazienti possono essere ricoverati fino a un massimo di 36 ore, che hanno visto esponenzialmente i posti letto aumentare, anche per le emergenze affrontate in questi anni, senza che a questi aumenti siano corrisposti aumenti di personale”.
Cosa succede
Secondo il sindacato, “si è arrivati così ad avere reparti in cui vengono più che ampiamente, e in modo gravissimo, ignorate le linee guida nazionali per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso, che prevedono un minimo inderogabile di un infermiere ogni due letti. Oggi in Piemonte in quasi tutte le Aziende Sanitarie, negli Obi, abbiamo un infermiere ogni 8/10 letti, con il carico impossibile di lavoro da sopportare che si può immaginare”.
Il Nursing Up chiede “il rispetto dei criteri di rapporto per l’attività di Obi secondo le linee di indirizzo nazionali e regionali e un immediato incontro con la Regione per pianificare in modo da creare un tavolo di lavoro programmatico ed inclusivo per rivalutare o definire le modalità e criteri del Piano di gestione del sovraffollamento”.