Braglia: “Felice per i ragazzi. Chi ha infamato la squadra non merita rispetto”
Il tecnico confessa: "Il presidente mi aveva proposto un premio per il secondo posto. L'ho rifiutato"
Il tecnico confessa: "Il presidente mi aveva proposto un premio per il secondo posto. L'ho rifiutato"
“Mister ho detto che con una squadra così, la più forte del campionato, non puoi non vincere il campionato”. Aldo Firicano, il tecnico della Carrarese, lo ripete più volte nella sua analisi della gara, e lo dice anche a Piero Braglia quando si danno il cambio in sala stampa. E Braglia, con un mezzo sorriso, gli risponde, “me lo dicono dal 15 luglio”. Ma è anche il suo pensiero e si capisce quando racconta che “quando ho firmato il contratto, il presidente voleva mette anche un premio per il secondo posto. E io non l’ho voluto. Perché so bene quale è l’obiettivo che questa squadra può raggiungere. E che, anche oggi, ha dimostrato di voler raggiungere”. Un risultato fondamentale. “Sono molto felice per i ragazzi. Perché danno tutto, sempre: possono anche sbagliare, il calcio vive anche di episodio, ma non meritano il trattamento che hanno ricevuto. Chi infama questa squadra – insiste Braglia – non merita rispetto. Insisto, i ragazzi hanno conquistato un risultato che hanno voluto e costruito. Avremmo dovuto chiuderla prima questa gara, perché di occasioni ne abbiamo avute davvero tante. Però, pur nel rispetto della Carrarese, che sapevamo in salute e lo ha dimostrato, l’esultanza dei ragazzi nello spogliatoio dice quanto volessero vincere. Oggi come sempre”. Ancora un passo indietro a sabato. “Il raddoppio della Giana è stata una furbata antisportiva di basso livello. Poi è facile accanirsi con il ragazzo per un errore. Ripeto: chi ha infamato questo gruppo e chi guida questa società dovrebbe vergognarsi”.