Riso, crollano i prezzi (e c’è concorrenza orientale)
Coldiretti lancia l'allarme. Il lavoro non viene riconosciuto
Coldiretti lancia l'allarme. Il lavoro non viene riconosciuto
“Se noi fino a pochi mesi fa vendevamo una qualità di riso, come la grana tonda, a 30-32 euro al quintale, e adesso siamo costretti a scendere a 23 euro, mi dite come possono andare bene le cose?”. La domanda che ci pone Domenico Costanzo, risicoltore di Villanova Monferrato, è la stessa che potrebbero rivolgerci i suoi colleghi, in questi giorni impegnati in una battaglia, sostenuta da Coldiretti, per difendere non solo la bontà del riso italiano, ma per dare allo stesso il giusto valore, riconoscendo l’importanza di chi lavora i campi, investendo energie, professionalità e denaro. Per tanto che si faccia affidamento sulle macchine, è pur sempre l’uomo a metterci del proprio. Se ricava a sufficienza, va bene. Ma se questo non succede, ecco lo scricchiolarsi delle fondamenta su cui poggiano, nella sola provincia di Alessandria, ben 195 aziende. Ulteriore problema: la concorrenza di Paesi orientali, a cominciare dal Vietnam. I dettagli sul “Piccolo” in edicola oggi.