Dino Bosio in difesa dei lavoratori termali
Il Grand'hotel delle terme di Acqui
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Massimiliano Pettino  
8 Aprile 2017
ore
12:56 Logo Newsguard
Acqui Terme

Dino Bosio in difesa dei lavoratori termali

Grand'hotel: "In due anni la situazione è peggiorata di molto"

Grand'hotel: "In due anni la situazione è peggiorata di molto"

Il settore termale acquese stenta a ripartire. L’arrivo del padrone privato al momento non ha dato l’abbrivio sperato. Il Consigliere comunale Bernardino Bosio, candidato sindaco nelle prossime elezioni amministrative, ha denunciato un’involuzione. A suo dire, non tanti anni fa, nel Grand Hotel erano impiegati 45 dipendenti a tempo indeterminato, altri a tempo determinato, stagionali e a chiamata (‘provenienti esclusivamente dal territorio’), e gli stipendi e le competenze venivano pagati per tempo. In due anni le cose però sarebbero peggiorate. «Caro sindaco, cara Uil, da dove vengono i dipendenti a tempo determinato, stagionali e a chiamata? – ha chiesto Bosio – Quando vengono pagati gli stipendi? Ad oggi, sono stati pagati i Tfr?»
Secondo il politico, il sindacato termale non avrebbe svolto bene il proprio lavoro ed il sindaco, in passato sempre pronto a puntare il dito contro la gestione Molina, ora sarebbe colpevolmente in silenzio. «Il piano industriale? Tanta scena, promesse di lavori, solo bugie – ha tagliato corto Bosio – Finsystem, che possiede l’85% di Terme di Acqui, non si sta’ comportando bene nei confronti della città ed è scandaloso che il sindaco si consideri estremamente soddisfatto per il fatto che la società investa in tre anni meno del 10% di quanto avrebbero investito gli svizzeri».

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