Pillon: “Solo vincere. Nel calcio può succedere tutto”
Il tecnico ha in comune con il nuovo ds "la voglia di rivalsa. E portare questa squadra al traguardo"
Il tecnico ha in comune con il nuovo ds "la voglia di rivalsa. E portare questa squadra al traguardo"
Mai come in questo momento Bepi Pillon e Pasquale Sensibile sono stati vicini e uniti. Dall’Alessandria, da un destino comune, che potrebbe significare una svolta di nuovo verso l’alto anche per loro. Perché i Grigi hanno questo merito; uniscono le sorti di persone che, magari, fino a pochi giorni fa non avrebbero pensato anche solo di incrociarsi. Succede anche ad un allenatore e ad un direttore sportivo: i due si conoscono, come accade tra persone che frequentano lo stesso ambiente, anche se non hanno mai lavorato insieme. Una conoscenza che, per forza di cose, adesso è diventata molto intensa. “Tutti e due siamo arrivati in queste ultime gare. E tutti e due abbiamo grande voglia di rivalsa, di fare bene, di dimostrare che siamo all’altezza della situazione. E, soprattutto, di raggiungere un obiettivo. Quello che tutti sappiamo bene e vogliamo, e che è ciò che più conta”. Non parta di B, dopo la caduta progressiva del girone di ritorno la lettera, così agognata, è diventata quasi indigesta. Perché fa immediatamente pensare a ciò che avrebbe dovuto essere già da tempo, per i Grigi, e non è stato. Lui, Pillon, continua a crederci e non lo fa certo perché l’ambiente ha bisogno di sentirselo dire. “La speranza è l’ultima a morire. Potrà anche sembrare una frase fatta, ma io ci credo. Sono nel calcio da tanto tempo, tutto può succedere. Però, per non avere poi rimpianti dopo, e neppure rammarico da portarsi in eredità nei giorni che verranno, bisogna fare il massimo di quanto è nelle nostre possibilità. Cioè vincere le partite. Noi abbiamo l’obbligo di battere il Pontedera, e anche questo potrà sembrare banale – insiste il tecnico – ma vale la pena di ripeterlo all’infinito, perché entri bene nella testa di tutti”. In quel ‘tutti’ ci sono i giocatori, ma anche tutto l’ambiente, perché avvertire sfiducia attorno non aiuta. “Dobbiamo ottenere i 3 punti per avere l’opportunità di esultare se la Cremonese dovesse fare un passo falso”. Come, però, non è accaduto, purtroppo, a Tivoli. Come andare oltre? “Dobbiamo migliorare, tatticamente, individualmente e tecnicamente – spiega il nuovo tecnico – Dobbiamo essere squadra”