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L'abbraccio a Eusepi: il rigore vale i tre punti (foto Ilaria Cutuli)
Generic, Sport
Mimma Caligaris  
1 Marzo 2021
ore
22:58 Logo Newsguard
Calcio - Grigi

La firma del ‘re’, i miracoli di Pisseri

Bene Gazzi al rientro. La difesa tiene bene, ma Celia è ancora in  affanno eccesivo

ALESSANDRIA – Sarà pure un brodino per scaldare una squadra che, se si considera forte, non deve andare in ansia, e invece la seconda parte del primo giocato l’Alessandria l’ha giocata (poco) sotto gli effetti della paura (tanta). Questo non va, la speranza è che il risultato di oggi restituisca fiducia, soprattutto gioco, che ancora stenta, con interpreti che stanno imparando a soffrire, ma ancora non mostrano la qualità e, per questo, non convincono.

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PISSERI – Pronto: meno lavoro rispetto alle altre gare, ma quando serve l’intervento decisivo è reattivo, sicuro, determinante. Un testa a testa con Marilungo, con una parta importante per tempo. Una certezza: 7

PRESTIA – Lottatore: gli tocca uno dei clienti più scomodi, Piscopo, che imbriglia con anticipi decisi. Sulle palle alte domina, non lesina sostanza negli interventi, perché la fisicità conta tanto in questa categoria: 6.5

DI GENNARO – Invalicabile: cambia l’atteggiamento tattico dei Grigi e e l’ex Livorno, liberato da compiti di costruzione dal basso, può dedicarsi completamente ad alcune chiusure fondamentali, in particolare nel secondo tempo. Colpisce, anche, per la capacità di essere elegante e incisivo: 6.5

SINI – Lineare: a lui Longo chiede soprattutto la fase difensiva, unica deroga su qualche palla inattiva. Perché è importante contrastare la scelta della Carrarese dei duelli uno contro uno. Attento, quando serve non esitra a spazzare via palloni potenzialmente pericolosi: 6

PARODI – Instancabile: il suo contributo è, soprattutto, nella fase difensiva, a destra come a sinistra, nell’ultima mezzora. Fa, soprattutto, il difensore aggiunto, e macina chilometri, togliendo però la fase più offensiva e di spinta al suo ruolo di ‘quinto’: 6

CASARINI – Altalenante: Dà sempre la sensazione di volere osare, e anche di poterlo fare, ma manca spesso quel passo in più, quell’inserimento, quella giocata che da uno come lui è lecito attendersi e che non può limitarsi al diagonale nella ripresa: 5.5

GAZZI – Essenziale: perché in quella posizione le secone palle sono quasi tutte sue, eppure ha la concorrenza di Luci e Foresta. Ha la capacità di intuire dove la palla va e di arrivarci con un secondo di anticipo per mettere il piede giusto. Fra i pochi a non cadere nella trappola dell’eccesso di frenesia: 6.5

GIORNO – (dal 38’st) Inserito: pochi minuti a  garantire filtro nel finale: ng

DI QUINZIO – Condizionato: non è il tipo di gara adatto a lui, sicuramente più utile per scardinare l’abituale modulo scelto da Baldini. Però il primo pericolo, per Mazzini, dopo 3′, nasce da una sua punizione e spesso prova a cercare, o ispirare, la profondità, con esiti alterni: 6

BRUCCINI – (dal 38’st) Ritrovato: entra deciso, tanto da meritarsi subito un cartellino. La condizione c’è, pronto per un minutaggio più alto: ng

CELIA – Rallentato: la condizione continua a non trovarla e l’impegno e la determinazione vanno a sbattere contro gli avversari, a cui basta anche solo mezza marcia in più per chiuderlo e neutralizzarlo. Nel suo caso le ‘scorie’ del Covid sono ancora molte: 5

CHIARELLO (dal 24’st) Obbediente: va di nuovo a fare il quinto a destra, lui che continua a preferire  fare la mezzala, e gara dopo gara si appropria dei requisiti del nuovo ruolo, che Longo e l’emergenza in infermeria gli hanno assegnato: 6

EUSEPI – Decisivo: ritrova posto da titolare e gol. Niente di meglio per uno che, spesso, i palloni va anche a prenderseli e con la sua caparbietà nei duelli dà un contributo alla squadra. Molto freddo nella trasformazione, immune dai cattivi pensieri in eredità dalla gara con il Lecco: 6.5

ARRIGHINI – Aggressivo: l’emblema dell’atteggiamento dell’Alessandria nei primi 25 minuti: aggerdisce, sembra quasi mordere il pallone, si procura il calcio di rigore e fa sempre  la battaglia con avversari che spesso, su di lui raddoppiano, e con l’arbitro, che lascia correre troppi interventi ai suoi danni: 6

CORAZZA (dal 30’st) Motivato: entra con l’energia giusta, coinvolto nelle timide incursioni offensive dei Grigi: 6

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