Beghin-Sacco (M5S): “Comunità energetiche, interrogazione all’Ue”
"Non c'è conformità tra le disposizioni giuridiche e le tabelle di riferimento del Pnrr italiano"
TORINO – “La normativa sulle comunità energetiche presenta significative discrepanze lessicali che potrebbero alterare l’interpretazione dell’intera misura. Ad accorgersi del problema è stata Tiziana Beghin, capo delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. Che ha quindi presentato un’interrogazione scritta prioritaria alla Commissione europea“.
La nota è del M5S. Che aggiunge: “Le nostre attenzioni si focalizzano soprattutto sulla difformità linguistica tra le disposizioni giuridiche e le tabelle di riferimento del Pnrr italiano. Nello specifico per quanto riguarda il paragrafo ‘Investimento 1.2’ dedicato alla ‘Promozione delle rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo’. Secondo la proposta, le misure dovrebbero riguardare ‘in particolare’ le installazioni nei Comuni con meno di 5000 abitanti. Lasciando quindi aperta la possibilità anche ai Comuni con una popolazione superiore”.
Parole non chiare
Ma i pentastellati svelano che “la stessa disposizione, riproposta nella tabella in forma essenzialmente integrale, omette invece l’avverbio ‘in particolare’. Stravolgendo il senso del testo originale. Il Decreto Cer italiano, datato 24 gennaio 2024, segue la linea ‘discriminatoria’ della tabella, limitando l’accesso ai soli Comuni sotto i 5.000 abitanti. Tale restrizione solleva preoccupazioni in termini di equità, in particolare alla luce dell’articolo 22 della Redii. Che mira a garantire condizioni eque per l’accesso ai sostegni nell’ambito delle energie rinnovabili”.
Il Movimento 5 Stelle ha quindi chiesto alla Commissione di intervenire per risolvere queste incongruenze linguistiche. E di considerare la rimozione del limite discriminatorio per i Comuni con più di 5.000 abitanti. Ciò garantirebbe un utilizzo più ampio ed equo delle misure previste dal Pnrr. In linea con gli obiettivi ambiziosi dell’Ue per le energie rinnovabili al 2030.
Comunità energetiche: i commenti
“È fondamentale che tutte le comunità, indipendentemente dalle loro dimensioni, abbiano pari opportunità di contribuire e beneficiare delle energie rinnovabili. Specie in un momento in cui l’Europa si sta muovendo rapidamente verso la transizione energetica – afferma Beghin -. Chiediamo alla Commissione di agire in modo da garantire che il Pnrr italiano rispecchi appieno questi principi di equità e inclusività”. Sean Sacco, consigliere in Regione Piemonte per il Movimento 5 Stelle. “Per una discrepanza lessicale si rischia di escludere dai benefici di questa misura circa 50 milioni di italiani che risiedono in Comuni con più di 5.000 abitanti. Oltre a milioni di imprese e migliaia di enti pubblici. Auspico vengano posti al più presto i correttivi necessari a garantire pieno sostegno a chi vuole investire sulle comunità energetiche e sulle rinnovabili”.
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