«L’Ilva cerca apprendisti e manda in “cassa” gli operai esperti»
Economia
Elio Defrani  
2 Marzo 2024
ore
08:00 Logo Newsguard
il caso

«L’Ilva cerca apprendisti e manda in “cassa” gli operai esperti»

Stoppata la partecipazione dell'azienda alla manifestazione IoLavoro. Chiorino: «Richiesta inaccettabile»

NOVI LIGURE — L’Ilva voleva partecipare alla manifestazione IoLavoro con lo scopo di cercare nuovi apprendisti. La richiesta però è stata stoppata dalla Regione. La notizia è emersa ieri, durante il tavolo di crisi che si è tenuto a Novi Ligure.

A confermarlo è stata Elena Chiorino, assessore regionale al Lavoro. «Non potevamo accettare una simile proposta. Un’azienda che manda in cassa integrazione operai con anni di esperienza non può andare alla ricerca di giovani apprendisti», ha detto l’assessore rispondendo alle domande dei sindacati.

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IoLavoro, la giornata organizzata dalla Regione ad Alessandria per favorire l’incontro tra imprese e giovani in cerca di occupazione, ha visto la partecipazione di circa 2 mila persone. Un’ottantina le aziende presenti. Non Acciaierie d’Italia però.

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Impianti praticamente fermi

E a proposito di cassa integrazione, Chiorino ha fatto sapere che stanno proseguendo le verifiche del ministero del Lavoro e dell’Inps sulle anomalie nella gestione degli ammortizzatori sociali segnalate dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici.

«Bisogna far rientrare al più presto gli operai manutentori dalla cassa integrazione», ha detto Gianfranco Verdini, coordinatore regionale della Uilm. «Il 18 marzo finiscono gli ammortizzatori sociali. Seguirà probabilmente un altro lungo periodo di cassa integrazione», ha spiegato Federico Porrata (Rsu Fiom). «Siamo partiti da 700 dipendenti con 155 lavoratori in cassa a rotazione. Ora siamo a 580; 120 quindi sono già usciti dall’azienda», gli ha fatto eco Marco Ginanneschi (Rsu Uilm). Moreno Vacchina (Rsu Fim) ha chiesto «un intervento rapido».

Tutti hanno sottolineato la necessità di tutelare la continuità produttiva, che è fortemente a rischio. «La prossima settimana gli impianti saranno quasi tutti fermi. Oltre ai pezzi di ricambio per la manutenzione, mancano anche i materiali di consumo come acciaio e zinco», hanno detto i sindacati.

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