Fondazione
Palatium Vetus, sede della Fondazione Cra
Cultura, Società
Marcello Feola  
29 Marzo 2024
ore
12:11 Logo Newsguard
Alessandria

Fondazione Cra: Palatium Vetus riaprirà sabato 6 aprile

Breve chiusura pasquale per la sede dell'ente. Mostre ed esposizioni torneranno la prossima settimana

ALESSANDRIA – Saranno riaperti al pubblico sabato 6 aprile i percorsi espositivi della Fondazione Cra, a Palatium Vetus, in piazza della Libertà.

Dopo la breve pausa prevista in concomitanza con le festività pasquali, l’attività culturale della Fondazione riprenderà a pieno ritmo. A cominciare dalle visite gratuite alle numerose rassegne d’arte attualmente in corso. Sarà perciò possibile ammirare la mostra “Pietro Francesco Guala (1698-1757). I ritratti degli Scarampi provenienti dal castello di Camino. L’arte del ritratto” allestita nelle sale al piano terreno.

Che sarà affiancata, fino al 28 aprile, da “Silent presence” (esposizione delle sculture policrome dell’artista cinese contemporaneo Cai Wanlin) e da “Filo Doppio”, la rassegna che propone i preziosi gioielli realizzati dai maestri orafi valenzani su disegno di artisti nazionali e internazionali.

Fondazione Cra, un’offerta ricca

L’offerta culturale che l’ente guidato da Luciano Mariano mette gratuitamente a disposizione del pubblico nei giorni di sabato e domenica e delle scolaresche, su prenotazione, riguarda poi altri due percorsi. Uno storico che comprende l’antico “broletto”, sede del Comune in età medievale e poi dimora dei Governatori spagnoli, di Casa Savoia e dei Prefetti Napoleonici. E anche la “ghiacciaia” con l’area museale, dove sono stati sistemati monete antiche, vasi da cucina, corredi da tavola e altri importanti manufatti della “vita quotidiana ad Alessandria dall’età comunale al Rinascimento”.

L’altro iter è culturale e include la Quadreria, dove è esposta parte della ricca collezione d’arte dell’Ente e l’Ascensione di Cristo tra la Vergine e san Giovanni Evangelista con la famiglia del marchese Cesare Cuttica di Cassine risalente al 1576-1577 circa. Firmato dal pittore lombardo-veneto Francesco Crivelli (1520-1580 circa), di cui da oltre 200 anni si erano perse le tracce.

Per info e prenotazioni: didattica.fondazionecral@gmailcom – telefono: 347 8095172.

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