Fubine, Lega in festa: “Cirio deve ringraziare noi”

Autonomia, lavoro, sanità: Molinari & C. sul palco, tra applausi e foto

FUBINE MONFERRATO – La Lega fa festa a Fubine con i big regionali del partito.

Certo, sono lontani i tempi dei comizi di Salvini (che qui trascorse un paio d’ore a fare foto con i fans), ma il partito del Carroccio, pur senza le percentuali da record, ha ancora un buon numero di sostenitori e, soprattutto, motivi per brindare.

D’altronde, siamo nella settimana dell’Autonomia differenziata, approvata alla Camera: è uno storico cavallo del battaglia della Lega e dunque la soddisfazione è più che legittima. E sono applausi al capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari che, dopo un acquazzone che non fa danni, prende la parola per ringraziare (i militanti, anzitutto), per sbandierare il traguardo raggiunto e per accusare “chi vuole darci lezioni”.

Cita la Schlein parlando di Sanità (“noi cerchiamo di rimediare ai tagli effettuati dalla sinistra”) e Renzi raccontando di lavoro (“non accettiamo insegnamenti da chi ha voluto il jobs act”).

I nomi della Lega

E, a margine, annuncia il nuovo capogruppo in Regione: sarà Fabrizio Ricca. Che prende la parola per dire che “se il presidente Cirio ha fatto bella figura con la sua lista civica, il merito è nostro”. Tra gli ospiti, anche il parlamentare Luca Toccalini.

Alla festa di Fubine (che si concluderà stasera; ristorante dalle 19.30, poi liscio con Enrico Cremon e Dina Manfred), anche i sindaci di Valenza (Maurizio Oddone) e Tortona (Federico Chiodi, fresco di riconferma), il prossimo assessore regionale Enrico Bussalino, gli assessori uscenti Vittoria Poggio e Marco Protopapa (che sarà consigliere in Regione), l’ex sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, oltre ad amministratori e volti noti del Carroccio.

A fare gli onori di casa, il sindaco di Fubine, e segretario provinciale, Lino Pettazzi, e il segretario della Lega di Fubine, nonché sindaco di Altavilla, Massimo Arrobbio.

Finisce con i militanti accodati per le foto di rito. E per Molinari è un successo personale.

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