Alessandria:
Il professor Stefano Fenoglio al Disit dell'Upo: l'incontro per il trentennale dell'alluvione del 1994
Fotogallery, Società, Video
Massimo Brusasco  
8 Novembre 2024
ore
14:51 Logo Newsguard
1994-2024

Alessandria: la canna, l’acqua e l’alluvione che insegna

Convegno all'Upo. Cosa abbiamo imparato, cosa serve. La Protezione civile, nostro vanto

ALESSANDRIA – Prendete una canna, una di quelle con cui si bagna l’orto. Fate scorrere l’acqua al suo interno e non mutatene la quantità in ingresso. Però, a un certo punto, col dito, limitate la sezione d’uscita. Vi accorgerete che il getto sarà molto più veloce.

Semplice, no? Col fiume succede la stessa cosa. Se riduco lo spazio di scorrimento dell’acqua, questa aumenta di velocità.

Alessandria: la canna, l’acqua e l’alluvione che insegna

Alluvione 1994: documenti e foto in mostra all'Archivio di Stato

ALESSANDRIA - In occasione del trentesimo anniversario dell'alluvione del novembre 1994, l'Archivio di Stato di Alessandria ospiterà una mostra commemorativa.…

Le alluvioni “nascono” così. O meglio, anche così. Poi mettiamoci pure il fatto che, fin dall’antichità, gli insediamenti urbani sono prossimi ai fiumi, che, con l’andare del tempo, si è costruito sempre più in prossimità delle sponde, che talvolta i corsi d’acqua vengono tombati, che il cambiamento climatico dà vita a precipitazioni tanto intense quanto improvvise.

 

 

L’isolotto non c’è più

Certo, mettiamo consideriamo pure tutto ciò, ma resta il fatto che un fiume ha le sue esigenze e che l’acqua si ricorda dove passava. Dunque, se ad Alessandria, nei pressi della Cittadella c’era il famoso isolotto Galateri e il Tanaro scorreva a destra e a sinistra di questo, e ora un ramo del fiume è diventato terrapieno… beh, è evidente che il Tanaro si ritrova una strettoia.  E, per essere chiari, il quartiere Orti non è mica tanto lontano…

Alessandria: la canna, l’acqua e l’alluvione che insegna

Alluvione, Stefano riabbraccia San Michele

SAN MICHELE - Stefano Sesti è tornato molte volte a San Michele. E lo ha fatto anche domenica scorsa, in…

Dagli Egizi ad Alessandria

L’incipit vuol essere la sintesi dell’appassionata lezione tenuta dal professor Stefano Fenoglio, grande esperto di fiumi e bravissimo nell’esporre, spaziando dagli antichi Egizi alla Valle Po, dagli Atzechi agli alessandrini, passando da una Genova che, a ogni pioggia, teme sempre il peggio.

Stamani, nell’aula magna del Disit, c’erano anche ragazzi di alcune scuole superiori al convegno promosso da ‘Il Piccolo’, l’associazione ‘Due fiumi’, il Comune di Alessandria e l’Università del Piemonte orientale. Conduzione affidata al direttore del nostro giornale, Alberto Marello, saluti del rettore Menico Rizzi, di Guido Lingua, direttore del Disit, del sindaco Giorgio Abonante e del presidente della Provincia, Luigi Benzi.

Alessandria: la canna, l’acqua e l’alluvione che insegna

Alluvione 1994, Abonante: "Memoria indelebile. E diciamo no all'avidità in difesa del territorio"

Canna, memoria, sviluppo

E’ l’ultimo appuntamento delle celebrazioni per il trentennale dell’alluvione. E’ un’altra occasione per fare memoria “che, come diceva Primo Levi, è la sorgente della morale” (Rizzi); per ricordare (a proposito di memoria…) che “anche la Costituzione parla di tutela dell’ambiente” (Lingua); che serve “un ragionato sviluppo del territorio che ci consenta di vivere in sicurezza” (Abonante) e che “non si può prescindere da prevenzione, protezione e promozione delle informazioni” (Benzi).

Poi spazio a Fenoglio che parte da lontano per arrivare ai giorni nostri, fino al disastro di Valencia. E’ una lezione di storia, di biologia, di antropologia, di urbanistica. Propone esempi lampanti (quello della canna dell’orto è solo il più suggestivo) e lascia l’amaro nella bocca di chi, rammaricato, pensa a quanto è bravo l’uomo ad autodistruggersi.

 

Il nostro portale

Prima e dopo di lui, spazio al memoriale www.alluvione1994.it, realizzato dal ‘Piccolo’ non solo per ricordare, ma anche per stimolare dibattiti in fatto di sicurezza (il sito non è statico: continuerà ad accogliere contributi).

Il finale è per Giorgio Melchioni, dell’associazione ‘Due fiumi’. Racconta come è cresciuta, da noi, la Protezione civile dal 1994 ad oggi e spiega che c’è bisogno di nuovi volontari.

Alessandria: la canna, l’acqua e l’alluvione che insegna

I 20 anni dell'associazione di Protezione Civile Due Fiumi

A San Michele sabato 13 maggio i convegno per i 20 anni dell?Associazione Due Fiumi e i 100 anni dei…

Se qualcuno dei ragazzi in platea andrà a chiedere informazioni perché interessato ad aggregarsi, si potrà dire che il convegno, nato per ricordare e capire, avrà aggiunto uno scopo.