Alessandria: ok al campus universitario, progetto in Conferenza dei Servizi
Approvato il piano tecnico esecutivo: previsti oltre 17.700 mq di spazi didattici, riqualificazione urbana e nuova viabilità. Il sindaco Abonante: “Un tassello fondamentale per il futuro della città”
ALESSANDRIA – Palazzo Rosso ha dato il via libera al piano tecnico esecutivo per la realizzazione del nuovo campus universitario al quartiere Orti. Un progetto che prevede l’accorpamento dell’ex mercato ortofrutticolo con l’attuale sede del Politecnico di Torino, la costruzione di un complesso a U di oltre 17.700 mq destinato alla didattica e una riorganizzazione completa della viabilità dell’area.
Cosa prevede il progetto?
- Eliminazione di via Rossini e creazione di un’area universitaria unificata.
- Costruzione di un nuovo complesso didattico di 17.700 mq.
- Parcheggi pubblici lungo via Vinzaglio, via Donizetti e viale Teresa Michel.
- Riqualificazione di Piazza Perosi.
- Riorganizzazione della viabilità per migliorare la fruibilità della zona.
Il piano sarà presentato ufficialmente a marzo e dovrà ora passare in Conferenza dei Servizi. Dove l’Università presenterà anche la Relazione di Compatibilità Idraulica, necessaria per l’approvazione definitiva.
L’area del campus al rione Orti
Abonante: “Un passo strategico per la crescita della città”
Il sindaco Giorgio Abonante ha sottolineato l’importanza dell’approvazione in Giunta. “Abbiamo accelerato i tempi perché il campus universitario è un tassello strategico per aumentare l’attrattività di Alessandria. E così proseguire nel percorso di crescita e sviluppo. L’Università, insieme agli insediamenti produttivi, è un elemento chiave per questo obiettivo.”
Un concetto ribadito dall’assessore Irene Molina, delegata ai rapporti con l’Università. “Come emerso dal convegno del 7 febbraio, a cui hanno partecipato anche Parma e Pavia, un campus universitario è essenziale per trasformare Alessandria in una vera città universitaria. Vogliamo costruire servizi dedicati a studentesse e studenti. Creando di conseguenza un tessuto sociale più coinvolto nella vita accademica.”