Pd all’attacco: “Medici e infermieri in fuga: nel 2024 la Sanità perde pezzi”
Secondo l'analisi 'dem', "saldo negativo nelle assunzioni a tempo indeterminato: -198 medici nel 2024, mentre oltre il 50% delle cessazioni è per dimissioni volontarie. Sistema pubblico al collasso"
ALESSANDRIA – Secondo i dati presentati dal Partito Democratico del Piemonte, la Sanità regionale registra ancora una volta un pesante saldo negativo nelle assunzioni di personale medico e infermieristico. Nel 2024, a fronte di 909 cessazioni di medici, sono stati firmati solo 711 contratti a tempo indeterminato, con un saldo negativo di 198 unità.
Il trend è preoccupante e costante: dal 2019 a oggi, si contano ben 970 medici in meno nel sistema sanitario piemontese. Un’inversione netta rispetto al quinquennio 2014–2018, durante il quale il saldo si era limitato a -6 unità. Con 228 nuovi ingressi registrati a partire dal 2016.
Secondo Daniele Valle, vicepresidente della Commissione Sanità, “il calo delle assunzioni stabili ha alimentato l’abuso di gettonisti e straordinari. È un sistema che si regge sulla precarietà. Con un evidente calo della qualità delle prestazioni, crescita delle liste d’attesa e disinvestimento dei professionisti nella sanità pubblica. Il dato più grave? Il 58% dei medici che se ne va, lo fa per dimissioni volontarie.”
Infermieri: il saldo resta in rosso
Apparentemente più stabile la situazione infermieristica, ma i numeri raccontano un’altra verità. Le 96 assunzioni del 2024 non colmano la voragine lasciata dalle 1.156 cessazioni tra il 2021 e il 2023. Con un saldo complessivo di -647 unità da quando la giunta Cirio è al governo. Nel quinquennio precedente, il saldo era positivo (+334) nonostante il piano di rientro.
GUARDA LE TABELLE ELABORATE DAL PD
Domenico Rossi, segretario regionale del Pd, è netto: “Siamo lontani dalle 2.000 assunzioni promesse nel 2023 e dalle 1.000 annunciate nel 2022. Le dimissioni non dipendono dai pensionamenti. Oltre il 50% di medici e infermieri abbandona il sistema pubblico, attratto da condizioni migliori nel privato. Il report dell’Università Bocconi ci dice che mancano studenti per i corsi infermieristici. Servono azioni straordinarie, un patto con le Università e strategie strutturate per attrarre nuove leve, anche dall’estero”.
I numeri delle Asl e Aso: criticità diffuse sul territorio
L’analisi degli accessi agli atti conferma sofferenze croniche:
-
Aou Maggiore di Novara: -40 medici.
-
Asl Alessandria: -26 infermieri, ma +91 Oss.
-
Asl Città di Torino: -50 Oss, +126 infermieri.
-
Aou Città della Salute: -21 tecnici.
GUARDA LA REALTÀ PROVINCIA PER PROVINCIA
Gianna Pentenero, capogruppo ‘dem’ in Consiglio regionale, conclude: “Il personale è la vera emergenza, e la giunta Cirio la rimuove. Servono investimenti, incentivi, benessere organizzativo. Senza queste condizioni, qualsiasi piano socio-sanitario sarà solo sulla carta. Il Pd presenterà un atto di indirizzo per valorizzare le professionalità e rendere il sistema attrattivo e sostenibile”.