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Marcello Feola  
25 Maggio 2025
ore
20:18 Logo Newsguard
La proposta

Regione Piemonte: 6 tirocini a Bruxelles per giovani del territorio

Aperte le candidature per esperienze formative retribuite all’Ufficio di rappresentanza piemontese in Europa. Domande online entro il 14 giugno

TORINO – La Regione Piemonte ha pubblicato un nuovo avviso per la selezione di sei tirocini da svolgersi nel proprio Ufficio di Bruxelles, in Rue du Trône 62. L’iniziativa, rivolta a studenti e neolaureati piemontesi, è pensata per favorire l’accesso dei giovani alle istituzioni europee, offrendo un’esperienza diretta nel cuore dell’Unione.

Le domande vanno presentate entro il 14 giugno 2025, compilando il modulo online sul portale dei bandi della Regione. Il percorso di selezione prevede una prova scritta a risposta multipla (cultura generale, diritto Ue, istituzioni comunitarie). Seguita da un colloquio orale per i primi 20 candidati classificati.

Possono candidarsi:

  • Studenti universitari iscritti a corsi triennali, magistrali o a ciclo unico (tirocini curriculari).

  • Laureati da non oltre 12 mesi alla data del 1° settembre 2025 (tirocini extracurriculari).

È obbligatorio essere iscritti o laureati in uno degli Atenei piemontesi convenzionati e, per gli studenti, essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie.

Un’esperienza formativa retribuita

I tirocini si svolgeranno dal 1° settembre al 31 dicembre 2025. I partecipanti riceveranno:

  • Un rimborso mensile lordo di 1.000 euro.

  • Un contributo alla mobilità iniziale e finale di 250 euro.

Durante lo stage, i giovani collaboreranno alle attività quotidiane dell’Ufficio della Regione a Bruxelles. Occupandosi di pubbliche relazioni, affari europei e supporto al team operativo.

Cirio: “Un’opportunità per tutti, non solo per chi può permetterselo”

Soddisfatto il presidente della Regione, Alberto Cirio: «Da quando abbiamo avviato questo progetto, 30 ragazzi piemontesi hanno potuto vivere l’esperienza di Bruxelles. Questi stage rappresentano un’occasione concreta per conoscere da vicino le istituzioni europee. Acquisendo competenze e contribuendo attivamente al lavoro del nostro ufficio. Sono retribuiti, perché vogliamo che siano davvero accessibili a tutti, non solo a chi può permettersi di vivere all’estero».

L’iniziativa rientra nella strategia della Regione per rafforzare il legame tra giovani, formazione e politiche comunitarie. Vivere per quattro mesi a Bruxelles, nel cuore delle istituzioni europee, significa acquisire strumenti utili per la carriera. E avvicinarsi concretamente alle dinamiche internazionali, spesso ancora distanti dai percorsi universitari tradizionali.

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