Alessandria: studio “Tramu”, formazione e buone pratiche riducono il rischio infettivo
Dall’analisi di 220 osservazioni nella Terapia Intensiva di Alessandria emerge un’elevata aderenza ai protocolli: risultati concreti per la sicurezza dei pazienti
ALESSANDRIA – Garantire ambienti di cura sicuri e ridurre il rischio di infezioni correlate all’assistenza è un impegno costante dell’Aou Al. A confermarlo sono i risultati dello studio osservazionale Tramu, condotto nella Ss Terapia Intensiva Polivalente. Un percorso promosso dal Centro Studi Ricerca delle Professioni Sanitarie (CerPRoS), diretto dalla dottoressa Tatiana Bolgeo, all’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (Dairi), diretto dal dottor Antonio Maconi.
La ricerca ha dunque analizzato 220 situazioni cliniche. Monitorando il rispetto delle procedure di prevenzione e contenimento dei microrganismi multiresistenti da parte del personale sanitario. I risultati ottenuti sono incoraggianti e confermano l’efficacia delle buone pratiche adottate nella struttura.
Dpi corretti, igiene delle mani e documentazione accurata
In tutte le osservazioni, i dispositivi di protezione individuale (Dpi) sono stati rimossi e smaltiti correttamente all’interno delle stanze di isolamento. L’igiene delle mani è stata infatti effettuata in modo adeguato nel 92% dei casi, con tecniche diverse ma sempre coerenti con il contesto clinico. Ogni stanza disponeva dei materiali per l’isolamento correttamente segnalati,. Inclusa la biancheria dedicata e una pulizia accurata delle superfici.
Significativo anche il dato sulla documentazione clinica. In tutte le situazioni osservate, perciò, le informazioni relative all’isolamento erano correttamente riportate nella cartella del paziente. Segno di una solida integrazione tra linee guida, formazione e prassi quotidiana.