Pronto soccorso di Tortona, Ravetti: «Un taglio mascherato da risparmio»
Il vicepresidente del Consiglio regionale chiede chiarezza sull’uso dei 423mila euro risparmiati con la chiusura di un box su due
TORTONA – La riduzione delle prestazioni contrattuali al Pronto soccorso di Tortona torna al centro del dibattito politico piemontese. A sollevare il caso è il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Ravetti (PD), che contesta la decisione dell’Asl AL di chiudere uno dei due box attivi nei giorni feriali, a partire dal 1° giugno 2025.
Secondo Ravetti, l’intervento è tutt’altro che marginale: rappresenta una riduzione del servizio, nonostante le rassicurazioni dell’azienda sanitaria e del sindaco di Tortona.
Ravetti: “Taglio camuffato da ottimizzazione”
«Non sono stato io a parlare di chiusure o riduzioni – precisa Ravetti –. Sono termini usati direttamente dall’Asl AL nella delibera n. 363 del 21 maggio 2025». Secondo l’esponente del Partito Democratico, la riduzione del servizio è stata comunicata come un semplice riassetto, ma comporta un risparmio annuo di oltre 423 mila euro.
La delibera citata documenta che, dopo 40 giorni dalla firma del contratto di gestione del Pronto soccorso, era stato inserito un secondo box con copertura h12 nei giorni feriali, motivato – secondo l’Asl – dalla necessità di avviare gradualmente le attività, nonostante il basso volume di accessi. Tuttavia, dal 1° giugno 2025, quel box è stato eliminato, generando un risparmio mensile di 32.843,80 euro + IVA, pari a oltre 413 mila euro all’anno.
“Qual è la destinazione del risparmio?”
Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale, Ravetti ha posto una domanda diretta all’Assessore alla Sanità:
“Ha promesso che non ci sarebbero state riduzioni di risorse per la sanità. Allora, su quali nuovi servizi a Tortona intende destinare gli oltre 400.000 euro risparmiati?”
Una domanda rimasta, per ora, senza risposta, ma che riaccende il dibattito sulla reale strategia sanitaria regionale.
Comunicazioni discordanti
Intanto, sia l’Asl AL che il sindaco di Tortona hanno diffuso note rassicuranti, parlando di «percorso di consolidamento dei servizi» e smentendo tagli o ridimensionamenti. Ravetti contesta anche questo aspetto comunicativo: «Sarebbe stato opportuno includere nella nota anche la parte economica. Ma visto che non l’hanno fatto, ho deciso di farlo io».
Il confronto tra versioni alimenta perplessità e richieste di trasparenza, soprattutto in un contesto dove i servizi sanitari locali rappresentano un presidio fondamentale per la popolazione.