Ex Ilva, Amich (FdI): “Da crisi a rinascita con acciaio verde e nuovi investimenti”
L’onorevole illustra il piano del Governo: forni elettrici, produzione green e misure per sostenere lavoratori e indotto
ROMA – “Trasformare una crisi in un’opportunità”: così l’onorevole Amich (FdI) descrive il nuovo percorso delineato dal Governo per il rilancio dell’ex Ilva.
Dopo l’approvazione in Parlamento del decreto che garantisce fondi per la sicurezza e la continuità operativa degli impianti, prende forma un piano industriale che punta a unire innovazione, sostenibilità e tutela occupazionale.
Ex Ilva: il piano per l’acciaio verde
Il Ministro Adolfo Urso ha presentato un progetto ambizioso: l’installazione di tre forni elettrici a Taranto, alimentati da tecnologie avanzate come il DRI a idrogeno verde, e di un forno elettrico a Genova, a supporto della filiera produttiva del Nord-Ovest, che include anche Novi Ligure.
L’obiettivo? Produrre 8 milioni di tonnellate di acciaio verde entro il 2035, destinato a settori strategici come automotive, elettrodomestici, difesa e aerospazio. “Per Novi Ligure, che con i suoi 562 lavoratori diretti e migliaia di famiglie legate all’indotto produce acciaio di alta qualità, questo piano significa nuove opportunità di crescita e innovazione sostenibile”, ha dichiarato Amich.
L’onorevole non nasconde le difficoltà: il settore è stato colpito dall’incidente all’altoforno di Taranto del 7 maggio 2025 e dal fermo produttivo a Novi Ligure dal 14 luglio, con una riduzione della produzione al 70% nei siti del Nord. Attualmente si contano 163 lavoratori in cassa integrazione a Novi Ligure, 178 a Genova e 45 a Racconigi.
In Parlamento, Amich ha sostenuto gli ordini del giorno dei colleghi Iaia e Giovine, che chiedono misure straordinarie per il rilancio di Taranto e dell’indotto, inclusi ammortizzatori sociali anche tramite fondi regionali. “È una sfida che richiede l’impegno di tutti, oltre le differenze politiche”, ha sottolineato il deputato.