Ponte Morandi, la tragedia che ha cambiato molte cose
Cronaca
Dino Frambati  
14 Agosto 2025
ore
16:45 Logo Newsguard
L'anniversario

Ponte Morandi, la tragedia che ha cambiato molte cose

Commemorazione a Genova. Tra le vittime anche tre alessandrini. Un monito per il futuro

GENOVA –  Ponte Morandi, sette anni fa la tragedia, oggi i ricordi.

“La nostra emozione è quella di celebrare questa ricorrenza nel nostro Memoriale; lo aspettavamo da anni per farlo vivere, per farlo visitare da tanti. Mio fratello e mia cognata? Due bravi ragazzi che ci mancano tanto. Avevano speranze ma la loro vita è stata interrotta”.

Così Paolo Robotti, vice presidente del Comitato Parenti Vittime nel settimo anno dalla tragedia del Ponte Morandi dove morirono in 43, con gli alessandrini Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro, oltre a Marta Danisi e il genovese Roberto Robbiano, con lavoro ad Alessandria.

 

Ponte Morandi: i ricordi

Quest’anno di particolare significato ed importanza perché nel Memoriale inaugurato a dicembre scorso sotto il nuovo viadotto San Giorgio e dove cedette la pila 9 scatenando l’inferno di morte e devastazione.

Prima volta per la sindaca Silvia Salis: “Sono qui per non dimenticare. Ricordo che ho subito chiamato chi amavo per sapere se stava bene. Immagino cosa si prova a non avere risposto a quella chiamata. Ringrazio il presidente Bucci, per quello che ha fatto. Con la Giunta siamo impegnati a mettere le risorse per tenere aperto il Memoriale. La memoria è responsabilità collettiva”.

 

Quel giorno terribile

E Marco Bucci, sindaco sotto la Lanterna quando avvenne l’incredibile dramma e che visse in prima persona il periodo tra i peggiori per la storia di Genova, ha detto che il fatto non fu degno di un Paese civile: “Fu un giorno terribile, ma dopo due ore in una conferenza stampa dissi che Genova non era in ginocchio. E’ stata una tragedia ma ci fu reazione per ricostruire. Tutta Italia deve essere con noi per non dimenticare. Non possiamo permetterci che la vita della persone sia rovinata da errori”.

Il vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, in rappresentanza del Governo, ha detto che “il 14 agosto pesa sul cuore. Sottovalutazione cronica del sistema autostradale. Il Memoriale ricordi che incuria e non attenzione ai bisogni dei cittadini creano tragedie”.

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Dignità e disagi

Rixi ha esaltato la dignità delle famiglie e chiesto scusa per i disagi nelle autostrade piene di cantieri. “Dobbiamo recuperare – ha insistito – il 54 per cento è stata costruita prima degli anni 60. La tragedia ha fatto già cambiare le norme per le vittime e noi prossimi mesi ne scriveremo di nuove sui concessionari ma anche per lo Stato. Ci auguriamo di farlo con sentenze passate in giudicato. Per vent’anni nessuno si è accorto di quello che stava succedendo”.

 

La messa in suffragio

Nella messa in suffragio presso la parrocchia di San Bartolomeo della Certosa, vicina al ponte, monsignor Marco Tasca ha sottolineato “i sogni recisi della vittime che avevano un futuro” e detto che “viviamo un momento di vita con guerre, ingiustizie sociali che può far sembrare anche troppo ottimistico, non idoneo a leggere il presente, ciò che la Chiesa propone. Ma proprio i dolori portano a inseminare speranza, non ingenua, ma che deriva da ascolto, solidarietà concreta. Dobbiamo essere testimoni di speranza”.

Egle Possetti, portavoce e anima del Comitato, con la solita grande passione e cuore, ha invocato grande coinvolgimento al Memoriale per essere visitato da tutti, dalle scuole: “Per il futuro, per chi non era nato ma sappia e mai dimentichi. Treno della memoria, partenza per altre stazioni, per avere forza di raccontare, creare iniziative in cui si parli di quello che è avvenuto, che non accada più e si operi con prudenza mai incoscienza”.

Tradizionale e accorato il messaggio del presidente Mattarella che ha sottolineato come la tragedia abbia evidenziato carenze anche nello Stato ed esaltato la reazione e ricostruzione. Alle 11,36, ora del crollo del ponte, minuto di silenzio, suono delle sirene delle navi in porto e delle campane della diocesi.

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