Strage di Quargnento, Ravetti (Pd) e Coluccio (M5S): «Avremmo voluto e dovuto esserci»

Si accende una polemica istituzionale in Piemonte a margine della cerimonia in ricordo delle vittime della strage di Quargnento, l’esplosione avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2019, in cui persero la vita tre vigili del fuoco: Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo.

A sollevare la questione sono i consiglieri regionali Domenico Ravetti (Partito Democratico) e Pasquale Coluccio (Movimento 5 Stelle), che in una nota congiunta hanno denunciato la loro assenza alla commemorazione ufficiale organizzata ieri: «Avremmo voluto e dovuto esserci», scrivono, «ma qualcuno si è dimenticato di invitarci».

Strage di Quargnento: «Le Istituzioni devono essere unite nel dolore»

Nella loro dichiarazione, Ravetti e Coluccio hanno sottolineato con forza l’importanza dell’unità istituzionale: «Giustamente il Governo del nostro Paese non ha dimenticato i tre vigili del fuoco», affermano, «e siamo contenti che il Sottosegretario al Ministero dell’Interno abbia deposto una corona nella piazza a loro dedicata».

Tuttavia, aggiungono: «Spiace vedere le immagini della commemorazione dove il Consiglio regionale era rappresentato da un solo gruppo consiliare e da un solo assessore, tutti appartenenti allo stesso partito del Sottosegretario e del Presidente della Provincia, che è anche sindaco di Quargnento».

I due consiglieri parlano apertamente di una gestione poco trasparente degli inviti: «Speriamo si sia trattato di un disguido», spiegano, «cose che possono capitare. Un disguido, però, che ha interessato tutti i colleghi del Consiglio regionale tranne quelli di Fratelli d’Italia».

«La nostra assenza non è stata frutto di una dimenticanza da parte nostra», tengono a precisare. «Ci scusiamo con i familiari e con i colleghi di Antonino, Marco e Matteo e li rassicuriamo che continueremo a onorarli con profonda gratitudine».

La strage di Quargnento continua a rappresentare un passaggio doloroso nella storia recente del Piemonte. Ravetti e Coluccio concludono il loro intervento con un appello alla responsabilità: «Le istituzioni devono agire con concretezza per non lasciare soli i familiari delle vittime», dichiarano, «e per migliorare le condizioni lavorative del comparto dei Vigili del Fuoco».

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