Upo, l’appello pro-Palestina firmato da oltre 300 persone
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Redazione  
30 Ottobre 2025
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Upo, l’appello pro-Palestina firmato da oltre 300 persone

Nel comunicato si condannano le violenze a Gaza e si invoca la sospensione dei rapporti accademici con gli atenei israeliani

ALESSANDRIA – Un appello corale e deciso da parte della comunità accademica dell’Università del Piemonte Orientale (UPO).

In un documento sottoscritto da oltre 300 firmatari, tra docenti, personale amministrativo e studenti, l’ateneo ha espresso una netta condanna delle violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi e ha richiesto azioni concrete e immediate da parte delle istituzioni italiane ed europee.

Il contenuto dell’appello pro-Palestina Upo

Il documento, redatto in lingua italiana e inglese, richiama l’articolo 1 dello Statuto dell’Upo che definisce l’università come luogo di “libera ricerca e libera formazione” nel rispetto della dignità della persona. Tale missione, si legge nel testo, è oggi più che mai urgente in un contesto globale segnato da brutalità, guerre e violazioni sistematiche del diritto internazionale.

Nel dettaglio, l’appello pro-Palestina denuncia le azioni del governo israeliano nella Striscia di Gaza e nei territori occupati della Cisgiordania, definendo l’attuale offensiva una “guerra di massacro” che ha causato – secondo il documento – circa 65.000 morti palestinesi, di cui 20.000 bambini, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023.

Il comunicato contiene una serie di richieste precise e articolate:

  • riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano;

  • sanzioni contro lo Stato di Israele, in conformità al diritto internazionale;

  • sospensione di tutte le collaborazioni scientifiche e didattiche con atenei israeliani coinvolti, anche implicitamente, in attività belliche;

  • dimissioni del personale Upo da enti collegati al governo israeliano;

  • apertura di corridoi umanitari accademici per accogliere studenti e studiosi palestinesi;

  • sostegno a chi si oppone alla guerra, sia in Palestina che in Israele;

  • promozione di un dibattito pubblico onesto e pacifico, libero da odio e basato sui valori della giustizia.

Una comunità che prende posizione

L’appello pro-Palestina Upo è firmato da membri di diverse aree dell’ateneo, in particolare del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali (Digspes), tra cui Elisabetta Grande, Chiara Tripodina, Giorgio Barberis e molti altri. Alla data del 28 ottobre 2025, il documento conta più di 281 firme aggiuntive, segno di un’adesione estesa e partecipata.

Secondo i promotori, l’iniziativa rappresenta un vero e proprio gesto politico da parte della comunità accademica, che non intende restare in silenzio di fronte alla “drammaticità della situazione a Gaza”. Il documento si chiude con l’invito a tutti i docenti a leggere la mozione all’inizio dei corsi, sottolineando la funzione pedagogica dell’università anche in tempi di crisi.

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