Upo, l’appello pro-Palestina firmato da oltre 300 persone
Nel comunicato si condannano le violenze a Gaza e si invoca la sospensione dei rapporti accademici con gli atenei israeliani
ALESSANDRIA – Un appello corale e deciso da parte della comunità accademica dell’Università del Piemonte Orientale (UPO).
In un documento sottoscritto da oltre 300 firmatari, tra docenti, personale amministrativo e studenti, l’ateneo ha espresso una netta condanna delle violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi e ha richiesto azioni concrete e immediate da parte delle istituzioni italiane ed europee.
Il contenuto dell’appello pro-Palestina Upo
Il documento, redatto in lingua italiana e inglese, richiama l’articolo 1 dello Statuto dell’Upo che definisce l’università come luogo di “libera ricerca e libera formazione” nel rispetto della dignità della persona. Tale missione, si legge nel testo, è oggi più che mai urgente in un contesto globale segnato da brutalità, guerre e violazioni sistematiche del diritto internazionale.
Nel dettaglio, l’appello pro-Palestina denuncia le azioni del governo israeliano nella Striscia di Gaza e nei territori occupati della Cisgiordania, definendo l’attuale offensiva una “guerra di massacro” che ha causato – secondo il documento – circa 65.000 morti palestinesi, di cui 20.000 bambini, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023.
Il comunicato contiene una serie di richieste precise e articolate:
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riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano; 
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sanzioni contro lo Stato di Israele, in conformità al diritto internazionale; 
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sospensione di tutte le collaborazioni scientifiche e didattiche con atenei israeliani coinvolti, anche implicitamente, in attività belliche; 
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dimissioni del personale Upo da enti collegati al governo israeliano; 
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apertura di corridoi umanitari accademici per accogliere studenti e studiosi palestinesi; 
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sostegno a chi si oppone alla guerra, sia in Palestina che in Israele; 
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promozione di un dibattito pubblico onesto e pacifico, libero da odio e basato sui valori della giustizia. 
Una comunità che prende posizione
L’appello pro-Palestina Upo è firmato da membri di diverse aree dell’ateneo, in particolare del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali (Digspes), tra cui Elisabetta Grande, Chiara Tripodina, Giorgio Barberis e molti altri. Alla data del 28 ottobre 2025, il documento conta più di 281 firme aggiuntive, segno di un’adesione estesa e partecipata.
Secondo i promotori, l’iniziativa rappresenta un vero e proprio gesto politico da parte della comunità accademica, che non intende restare in silenzio di fronte alla “drammaticità della situazione a Gaza”. Il documento si chiude con l’invito a tutti i docenti a leggere la mozione all’inizio dei corsi, sottolineando la funzione pedagogica dell’università anche in tempi di crisi.
 
                                    

 
