Fubine, incontro in parrocchia con i Carabinieri: focus sulle truffe agli anziani e sulla sicurezza partecipata
Cronaca
30 Dicembre 2025
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Prevenzione

Fubine, incontro in parrocchia con i Carabinieri: focus sulle truffe agli anziani e sulla sicurezza partecipata

Il maresciallo Andrea Margoni ha illustrato i principali raggiri, dalle truffe telefoniche a quelle amorose, invitando i cittadini a fare rete e a segnalare ogni sospetto al 112

FUBINE MONFERRATO – La prevenzione passa anche dal dialogo diretto tra istituzioni e cittadini. È questo il messaggio emerso dall’incontro pubblico che si è svolto a Fubine, ospitato nei locali della parrocchia, e dedicato al tema della sicurezza partecipata.

Ospite della serata è stato il maresciallo ordinario Andrea Margoni, comandante della Stazione dei Carabinieri di Fubine, che ha guidato un momento di confronto e informazione rivolto in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione, fornendo indicazioni pratiche per difendersi dai reati più diffusi.

Le truffe agli anziani, un fenomeno in crescita

Il dibattito si è concentrato soprattutto sulle truffe ai danni degli anziani, una minaccia sempre più diffusa e spesso difficile da riconoscere. Il maresciallo Margoni ha illustrato i raggiri più comuni. Dalle telefonate e visite porta a porta di falsi medici, avvocati o incaricati di pubblico servizio, fino ai tentativi di estorsione messi in atto da persone che si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine.

Particolare attenzione è stata dedicata anche alle truffe amorose, un fenomeno subdolo che sfrutta la solitudine e la fragilità emotiva delle vittime. Attraverso social network o contatti telefonici, i truffatori instaurano relazioni sentimentali fittizie. Simulando coinvolgimento e affetto per poi richiedere denaro con la scusa di improvvise emergenze o difficoltà personali.

Una rete di sicurezza partecipata

Uno dei passaggi più significativi dell’incontro è stata la proposta di rafforzare una rete di sicurezza partecipata. Basata sulla collaborazione tra residenti e istituzioni, soprattutto nelle aree rurali dove l’isolamento può aumentare i rischi. Favorire la comunicazione tra vicini, familiari e comunità locali è stato indicato come uno strumento fondamentale di prevenzione.

In questo contesto, i Carabinieri si confermano presidio essenziale di legalità e controllo del territorio. L’invito rivolto ai cittadini è stato chiaro: non esitare a contattare il 112 e segnalare ogni comportamento sospetto o tentativo di approccio anomalo. La sicurezza, è stato ribadito, nasce dalla consapevolezza dei singoli e dalla coesione sociale. Ovvero elementi indispensabili per contrastare fenomeni criminali che colpiscono soprattutto chi è più solo e indifeso.

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